Convention repubblicana: Ann Romney "umanizza" il marito

Alla convention repubblicana parla la moglie del candidato. Si rivolge alle "donne che lavorano" e assicura: "Mitt risolleverà l'America". Ma il vero mattatore è Chris Christie

Convention repubblicana: Ann Romney "umanizza" il marito

Sul palco della convention repubblicana di Tampa sale Ann Romney. A lei tocca un compito molto importante: quello non tanto di rendere simpatico suo marito (lui stesso non ci tiene, "sono come sono", ha detto in un'intervista recente), ma di "umanizzarlo". Mitt Romney, infatti, ci tiene a togliersi di dosso l'etichetta di freddo - e cinico - miliardario, che pensa solo al business e vive con distacco i problemi dell'americano medio. E' difficile riuscire, con un discorso, a cancellare mesi e mesi di pubblicità negativa cucita addosso a suo marito dai democratici. Proprio per questo la signora Romney va sul sicuro, toccando corde sensibili agli americani, soprattutto alle donne (che stando ai sondaggi continuano a preferire Obama). Punta sulla famiglia, gli affetti e l'amore. Ingredienti utilissimi allo scopo: quello, appunto, di rendere più umano l'uomo che si propone di mandare a casa il presidente.

"Stasera voglio parlarvi dal profondo del mio cuore, su una cosa che non ci divide, ma unisce tutta la famiglia americana. Che ci fa stare insieme nei momenti belli, e ci dà speranze nei tempi bui. Sono qui perché voglio parlarvi di amore", dice Ann Romney conquistando subito la platea dei delegati repubblicani. Poi si sofferma sulla sua storia d'amore con Mitt, sui figli e anche sulle sue malattie: "Quando ci siamo incontrati ci siamo subito innamorati. E subito decidemmo che avremmo fatto di tutto per vivere tutta la vita assieme. Da qualche parte - aggiunge - ho letto che il nostro matrimonio è una roba da libro di fiabe... Beh, il libro che ho vissuto è stato fatto da lunghi pomeriggi piovosi passati a casa a badare a cinque figli che urlavano tutti assieme. E in questo tipo di libri non ci sono capitoli dedicati alla sclerosi multipla o al cancro al seno".

Ci sono tutti gli ingredienti per commuovere non tanto - e non solo - chi è presente al Tampa Bay Times Forum, ma soprattutto chi è collegato davanti alla tv. Altro che matrimonio da favola, puntualizza Ann. "Il nostro é stato un matrimonio vero. Quello che Mitt ha fatto nella sua vita è stato sempre aiutare gli altri. Senza mollare mai. E' questo l'uomo di cui l'America ha bisogno. Uno che lavora più duro degli altri per risolvere i problemi. Non so cosa può succedere nei prossimi 4 anni - conclude Ann - ma quello che posso fare è stare qui come moglie, madre e nonna, un'americana che oggi si assume davanti a voi un impegno solenne: questo uomo non fallirà, non ci deluderà, sarà capace di riportare in alto l'America".

Il vero mattatore è Christie

A scaldare i cuori dei repubblicani è il governatore del New Jersey Chris Christie. A lui il partito ha affidato il keynote speech (il messaggio principale) della convention. Lui va sul sicuro e passa subito all'attacco di Obama: "Crede nel sindacato degli insegnanti mentre noi crediamo negli insegnanti".

Poi, riferendosi al suo partito, il Grand old party (Gop), ricorda con orgoglio che "ha il coraggio di dire la verità agli americani invece di raccontare favole rassicuranti". Ogni riferimento a Obama è voluto (e molto apprezzato dai repubblicani).

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