Guerra aperta per la statua di Colombo

A Buenos Aires è scoppiato il caso Cristoforo Colombo. Un monumento del grande navigatore genovese donato dalla collettività italiana in Argentina potrebbe infatti essere spostato dalla piazza davanti alla Casa Rosada dove si trova ormai da molti anni, e portato nella città portuale di Mar del Plata. L'iniziativa è partita dal governo peronista della presidente Cristina Fernandez de Kirchner, ma la comunità italiana si dichiara offesa per «l'oltraggioso» trasloco e del disappunto si è fatto interprete l'ambasciatore Guido La Tella. Martedì è in programma una manifestazione organizzata dal Comites di Buenos Aires proprio nella plaza Colon alle spalle della Casa Rosada. L'obiettivo è «salvare il nostro monumento», afferma il quotidiano Tribuna Italiana, ricordando che «il monumento è stato inaugurato nel 1921 ed era stato donato dalla collettività tramite una raccolta di fondi degli emigrati italiani residenti nel Paese». Il monumento è opera dello scultore fiorentino Arnaldo Zocchi.

Secondo il progetto, al posto del monumento (alto sei metri, dal peso di 38 tonnellate, in marmo di Carrara), al centro della piazza che si chiamerà «dei popoli originari», verrà collocata una statua in omaggio a Juana Azarduy, donna simbolo dell'indipendenza della Bolivia.

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