Usa, stanotte il secondo dibattito tra Obama e Romney

Obama deve tentare la rivincita a tutti costi, Romney d'altra parte deve capitalizzare la rimonta ed evitare passi falsi. Il faccia a faccia di questa sera fra i candidati alla presidenza, il secondo per la corsa alla Casa Bianca, si terrà alla Hofstra University di Long Island (New York) e seguirà il modello «town hall». Le domande non saranno poste dai giornalisti bensì dal pubblico: una specie di «assemblea popolare» di elettori ancora indecisi, che a turno potranno chiedere ciò che vorranno al candidato, che avrà due minuti per rispondere. A selezionarli sarà Candy Crowley, esperta di politica numero uno della Cnn, prima donna in vent'anni a moderare un dibattito presidenziale. In pratica il protagonista sarà il pubblico; il che rende il dibattito più interattivo, ma anche molto imprevedibile.

È soprattutto Romney a temere insidie su questo terreno, visto che è proprio in situazioni di maggiore spontaneità che il repubblicano ha commesso le sue storiche gaffe. D'altra parte Obama potrebbe avere l'occasione per recuperare, risfoggiando il suo carisma. Come nel 2008, quando sfidava John McCain e un elettore chiese a Obama: «Quali sono le cose che non sai? E come le impari?». E il (futuro, allora) presidente: «Mia moglie Michelle potrebbe fare una lunga lista. E di solito imparo chiedendo a lei». Insomma un successo, che il presidente deve tentare di replicare a tutti i costi, visto che i sondaggi ora sono tutti dalla parte dell'avversario. Di poco, infatti, ma secondo Politico Romney sarebbe avanti nei dieci stati decisivi, 50% contro il 48% di Obama.

Si parla di Colorado, Florida (dove si terrà il terzo e ultimo dibattito, quello sulla politica estera del 22 ottobre a Boca Raton), Iowa, Michigan, Nevada, New Hampshire, North

Carolina, Ohio, Virginia e Wisconsin. Il primo dibattito di Denver è stato seguito da oltre 67 milioni di persone; questa volta però i candidati dovranno fare i conti con un altro evento, i playoff della Major League di baseball.