L'ha rimproverato per il tono di voce troppo alto, come un ragazzino qualsiasi. Ma era Putin, il presidente russo noto per l'immagine da «macho». Angela Merkel non si è fatta scrupoli: ieri, durante il Forum di San Pietroburgo ha criticato Putin pubblicamente: «Il leader russo non sempre si esprime in maniera pacata, a volte parla troppo forte». Poi ha specificato: «Ma questo non vuol dire che non possiamo cooperare». Al che Putin ha abbozzato: «Lo faccio per essere ascoltato, ma se la voce è troppo alta allora mi scuso».
Poco dopo, a un seminario sulla crisi delle banche in Europa, Putin ha potuto replicare con ironia. La Merkel infatti aveva appena detto di non sapere chi dovesse prendere in mano il problema della ricapitalizzazione delle banche, al che Putin ha risposto bisbigliando: «Lo dico sussurrando: spero non i loro clienti».
Un episodio «leggero» dietro al quale però c'è stata una mezza crisi (reale) fra i due Paesi, relativa all'inaugurazione ieri sera della mostra «Età di bronzo - Europa senza confini». In mattinata era addirittura saltato il saluto di Putin e Merkel, da tempo in programma.
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