Torna il numero di matricola per i poliziotti

Obiettivo, dice il governo, è riavvicinare le forze dell'ordine alla popolazione. Così dal primo gennaio 2014, tutti i poliziotti francesi devono portare sulla loro uniforme un «numero d'identificazione individuale», che li renda riconoscibili durante qualsiasi intervento. Una misura promessa in campagna elettorale dal presidente François Hollande, per combattere i comportamenti discriminatori o aggressivi, che non piace però ai sindacati di categoria. Il numero di «matricola» era stato abbandonato circa 20 anni fa, ma Hollande e il ministro dell'Interno Manuel Valls l'hanno voluta reintrodurre, per garantire a persone che si sentano vittima di abusi, e in particolare di controlli di identità motivati più dal colore della pelle che dal loro comportamento, di far valere i propri diritti. I sindacati dei diversi corpi di polizia transalpini, però, non ci stanno: parlano di «stigmatizzazione» del loro lavoro, spiegando che «gli agenti sul campo pensano di fare un lavoro repubblicano e sufficientemente controllato».

E insistono: «La base non vuole questa matricola, la vive male», il governo «ha ceduto all'azione di lobbying di alcune associazioni», spiegano con un riferimento ai gruppi antirazzisti che da tempo chiedono che la misura sia adottata.

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