La recente inaugurazione del MiCo, il maggiore polo congressuale europeo, nato dalla riconversione di spazi espositivi inutilizzati in città, è forse la testimonianza più visibile del momento di rilancio vissuto da Fiera Milano. MiCo è un complesso da 65 milioni di euro, finanziato da Fondazione Fiera Milano e affidato in gestione a Fiera Milano Congressi, che rappresenta un importante intervento di politica industriale a supporto dell'economia del Paese, oltre che il consolidamento definitivo di un'attività divenuta rilevante negli equilibri economici del centro espositivo. La struttura, che triplica il preesistente centro convegnistico, è caratterizzata da un'architettura d'eccellenza, armonizzata con l'ambiente circostante e improntata a criteri di sostenibilità energetica, funzionalità, comfort e flessibilità. E può ospitare fino a 18mila persone.
Grazie a quest'opera Milano può ora competere con le maggiori destinazioni europee per acquisire congressi con 5.000-10.000 delegati e oltre, in particolare in ambito medico-scientifico. Fiera Milano si presenta dunque in una fase di decisa ripartenza, dopo un biennio difficile per tutti gli organizzatori di mostre, sia a causa della crisi economica sia per l'accresciuta competitività nel settore. Il gruppo ha da poco varato un piano industriale quadriennale che prevede obiettivi ambiziosi sia sul lato dei costi sia su quello dei ricavi. Nel primo anno, il 2011, prevede già un deciso miglioramento del Margine operativo lordo (Mol), da 20 milioni del 2010 a 27, con un incremento del fatturato consolidato da 248 a 292 milioni. Il trend positivo dovrebbe rafforzarsi ulteriormente nei prossimi anni, con il ritorno a 2 milioni di metri quadrati netti venduti a partire dal 2012. Sullo sfondo, è previsto anche il ritorno alla distribuzione di un dividendo agli azionisti.
Già da diversi anni Fiera Milano ha dichiarato guerra agli sprechi, spingendo sulla disciplina dei costi e varando un programma di accorpamenti. Parallelamente, ha agito sul piano del rilancio e dell'internazionalizzazione. Da una parte, quindi, si è lavorato sul rafforzamento del portafoglio delle mostre e dall'altra sono state potenziate le attività svolte all'estero, sia per cogliere le nuove opportunità di business nei mercati emergenti (Cina, Brasile, India e Russia). Per quanto riguarda le mostre organizzate in Italia - sia presso il quartiere espositivo di Rho sia a Fieramilanocity - il gruppo ha investito in particolare sul rinnovamento di prodotti di punta come Macef, Host (ospitalità professionale), Bit (turismo) e Tuttofood (alimentare). Ma ha anche lanciato nuove iniziative, prima fra tutte la grande novità del 2011 che è E.Tech Experience, mostra business-to-business dedicata alla generazione di energia, impiantistica elettrica e illuminotecnica. Un'altra pietra miliare del nuovo corso è il rinnovo fino al 2032 del contratto che lega a Fiera Milano il Salone Internazionale del Mobile: un rinnovo che vale 500 milioni di euro. L'internazionalizzazione rappresenta una delle maggiori scommesse del nuovo piano industriale 2011-2014. Da essa ci si aspetta un rilevante contributo alla crescita dei metri quadrati venduti e del Mmrgine operativo lordo, dove la componente estera dovrebbe passare dal 9% dello scorso anno al 17% nel 2014. Tra le mosse strategiche già attuate da Fiera Milano, si inserisce l'acquisizione in Brasile di Cipa, un organizzatore di mostre professionali di successo. Questa operazione ha già permesso di prevedere l'esportazione in Brasile, in ottobre, della mostra dedicata alla potenza fluida Fluidpower&Motion Control, mentre nell'estate 2012 si celebrerà la prima edizione di Macef Brasile. Altri accordi sono stati siglati di recente con partner indiani e russi: tra i primi risultati vi sono il lancio, il prossimo novembre, di un salone dell'autoveicolo dalla formula originale in India (Motor Match) e quello di Macef Russia il prossimo anno.
Infine, vi è la decisione di far vivere il quartiere fieristico di Rho anche nei periodi in cui le mostre si fermano. La sua vasta area all'aperto è stata ribattezzata Arena Fiera Milano e attrezzata per ospitare una serie di concerti che prevedono un ampio afflusso di pubblico.
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