Euro, altro record E Greenspan «assolve» Bernanke

da Milano

Non cambia il copione sui mercati valutari e petroliferi. L’euro ha stabilito ieri un nuovo record storico spingendosi a 1,3927 dollari, prima di ripiegare sotto quota 1,3884; il greggio è invece schizzato fino al massimo assoluto di 80,20 dollari il barile, per poi ripiegare a 79,87 dollari. Nonostante il rallentamento pomeridiano, la spinta rialzista dell’euro è tutt’altro che esaurita. A sorreggere l’euro sono le attese di un taglio di mezzo punto dei tassi. Misura che la Federal Reserve potrebbe prendere nella riunione del 18 settembre per scongiurare il pericolo di un serio rallentamento dell’economia. Alan Greenspan ha intanto «assolto» ieri l’operato di Ben Bernanke, suo successore al timone della Fed: «Bernanke - ha detto Greenspan al programma della Cbs «60 minuti» - sta facendo un lavoro eccellente».

L’anziano banchiere ha poi spiegato che la situazione è ora molto diversa rispetto alla recessione del 2001: «Allora avevamo a che fare con un contesto in cui l’inflazione era debole. Noi potevamo agire senza la paura di pressioni inflazionistiche. Ora non puoi più farlo».

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