da Milano
Lo spunto è stato offerto da uninchiesta commissionata dal Financial Times, da cui emerge che leuro è considerato dannoso per leconomia dalla maggior parte dei cittadini italiani, francesi, spagnoli e inglesi. Lesito del sondaggio deve aver irritato non poco Bruxelles, intervenuta ieri a poche ore dallinizio dellEurogruppo per rintuzzare lattacco contro la moneta unica. «Certi sondaggi - ha sottolineato la portavoce del commissario agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia - si fondano su impressioni, non su fatti. Cerchiamo di evitare il rischio di considerare leuro il capro espiatorio dei mali delleconomia europea». La reazione è dura, e testimonia la crescente insofferenza della Commissione europea nei confronti del tiro al bersaglio sempre più ravvicinato alleuro e allautonomia della Banca centrale europea. Se la questione dellindebolimento dello yen nei confronti del dollaro (ieri balzato oltre quota 122) sarà materia di probabile discussione del prossimo G7 in programma tra il 9 e 10 febbraio prossimi a Essen, la querelle sulla moneta unica è invece affare da affrontare e risolvere in ambito esclusivamente europeo. Ma non sarà facile. Il partito anti-euro ha messo salde radici in Francia, dove gli attacchi alla Bce, accompagnati dalla contestazione delle strategie di politica monetaria nel tentativo di forzare le scelte di Jean-Claude Trichet, hanno ripreso vigore in occasione delle recenti elezioni presidenziali con la richiesta di Ségolène Royal di cambiare lo statuto dellistituto di Francoforte. Ma anche in Italia e Germania, come dimostrano i risultati pubblicati dal Financial Times, non sono mancate prese di posizione contro la Bce, mentre leuro resta costante catalizzatore di critiche e di rimpianti valutari.
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