Eutelsat Vento in poppa e ordini per 5 miliardi

A fine dicembre irradiava sulla terra i segnali di 3.782 canali tv (195 ad alta definizione). Parliamo di Eutelsat, il maggiore operatore europeo e il terzo al mondo che gestisce una flotta di satelliti geostazionari dedicati al broadcasting digitale radio-tv, al supporto della dorsale Internet, alla fornitura servizi di posizionamento e di mobilità, all’erogazione di servizi dati ad aziende e enti governativi. Il gruppo, che ha sede a Parigi e conta 615 addetti da 28 Paesi, ha archiviato il primo semestre fiscale all’insegna della crescita. Il fatturato è salito del 13,3% a 575,9 milioni. A contribuire in maggior misura sono stati l’aumento dell’8,5% dei ricavi relativi al digital video (392,1 milioni, il 69,2% delle revenue) e il progresso del 21,2% del fatturato derivante dal traffico dati e dai servizi a valore aggiunto (ora 116,9 milioni, 20,6% dei ricavi). Bene anche l’Ebitda (margine operativo lordo), aumentato del 12,5% a 463 milioni (80,4% sul fatturato) e soddisfazione per l’utile di gruppo (+25,1%) a 174,4 milioni. Questi risultati sono raggiunti nonostante la perdita del satellite W3B avvenuta il 28 ottobre poco dopo il lancio sul razzo Ariane 5.

Eutelsat dichiara che i programmi di espansione (che prevedono il lancio di diversi nuovi satelliti di ultima generazione nei prossimi ventiquattro mesi) proseguono al ritmo prestabilito. Al 31 dicembre, peraltro, il gruppo vantava ordini per 4,9 miliardi (+16,7%).

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