Che alla giunta regionale di centro-sinistra non piacciano le contestazioni, seppur garbate, di chi non la pensa come lei non è una novità. Ma il caso di ieri sembra davvero aver passato il segno. Eppure è accaduto: lassessore alla Sanità Claudio Montaldo ha posto un veto alla manifestazione pacifica organizzata per ieri mattina dalle rappresentanze sindacali dellospedale Evangelico per sostenere lincontro che lo stesso assessore aveva fissato con il consiglio di amministrazione e la rappresentanza delle Chiese evangeliche, proprietarie dellospedale.
Dovevamo vedere A De Ferrari meno di un centinaio di persone in camice bianco con cartelli e solo la voglia di far capire alla gente e alle istituzioni che la difesa dellospedale Evangelico è importante per loro e soprattutto per la collettività. Doveva accadere ieri mattina, ma non è stato così. Per quello che non può essere giudicato altro che un atto dimperio dellassessore regionale alla Sanità Claudio Burlando che, evidentemente indispettito, avrebbe lanciato un aut aut: o la manifestazione viene revocata o lincontro con il consiglio salta. Da qualche giorno in ospedale circolava voce che non era «opportuno» manifestare durante lincontro in cui la delegazione dei valdesi avrebbe portato allassessore sedicimila firme raccolte in pochi giorni contro il ridimensionamento della struttura di Castelletto. Ma soltanto ieri mattina se ne è compreso davvero il motivo. Un volantino firmato Rsu e appeso nei vari reparti svelava i retroscena. «Nella tarda mattinata di ieri (martedì ndr), è giunta alle Rsu attraverso la direzione generale la comunicazione secondo cui lassessore Montaldo, informato della nostra iniziativa, minacciava di revocare lincontro con il consiglio di amministrazione con la tavola valdese. Una seppur rapida consultazione come Rsu ci ha indotto a fare un passo indietro per non offrire allassessore una pretesto per annullare un incontro che potrebbe essere decisivo per il futuro dellospedale. Decisivo perché permetterà agli organi che amministrano questo ospedale di esprimere in quella sede una ferma opposizione alla chiusura dei reparti di Ostetricia-Ginecologia e Neonatologia». Parole di fuoco che potrebbero sfociare oggi, durante lassemblea del personale prevista per le 14.30, in unazione forte di rimarcazione dellaccaduto.
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