Un ex orafo scarcerato: solo e senza un aiuto

Gli operatori della Caritas Ambrosiana lo scorso agosto di emergenze ne hanno viste davvero tante. Come quella di Massimo, per esempio, che da quando è piccolo soffre di problemi psichici e di comunità psichiatriche ne ha cambiate tante. Il tutto fino a quel raptus di violenza, successo all’improvviso, che lo ha portato nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia. Poi, nel mese di agosto, l’improvvisa scarcerazione, che gli ha ridato la libertà privandolo, però, di un’adeguata terapia farmacologia.
Massimo è originario di Melegnano e il suo centro psico-sociale di riferimento non aveva più posti per lui. Così dopo essere stato liberato, si è rivolto alla Caritas.
E ancora, guardando altri casi. Vittorio non soffre di problemi psichici, ma la sua storia per alcuni aspetti somiglia a quella di Massimo. A sessant’anni si è trovato fuori dal carcere di Orvieto con dodici euro in tasca.

Faceva l’orafo e l’incisore prima di commettere il grande errore che lo ha portato dentro, ora che è tornato nella sua Milano è troppo vecchio per ricominciare.
Per fortuna può vivere nella casa negli anziani genitori, ma da solo non può che aspettare, come fa Massimo, qualcuno che gli offra un aiuto.

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