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Federalismo, ecco cosa cambia

Non avete capito cosa accadrà con la riforma del federalismo municipale? Ve lo spiegamo noi. Tremonti: "Nasce l'era del vedo, voto, pago" Il ministro dell'Economia: "La riforma è una svolta storica. Ridurrà le spese, non aumenterà le tasse"

Federalismo, ecco cosa cambia

Roma - E' una riforma storica. Parola di Tremonti. "Meno tasse, meno sprechi e più efficienza", all’insegna del "vedo, pago, voto". Con queste parole il ministro dell'Economia spiega la riforma del federalismo municipale, varata ieri dal Consiglio dei ministri. Ma cosa succederà a questo punto? L’arrivo della cedolare sui redditi degli affitti, con un risparmio per i proprietari, ma anche lo sblocco delle addizionali Irpef e l’arrivo della tassa di soggiorno sui turisti, che certo comporteranno un aggravio fiscale. E poi: una vera e propria rivoluzione sul fronte della tassazione immobiliare, con l’Ici che va in soffitta e che viene sostituita dall’Imu, la nuova imposta municipale. Sono questi i contenuti salienti varata dal Consiglio dei Ministri.

Calderoli: nessuna patrimoniale "Oggi è il giorno della liberazione dalla spesa storica", ha aggiunto Calderoli, sottolineando che non ci saranno aumenti della pressione fiscale né patrimoniali: "Ci sono le addizionali, ma le addizionali ci sono sempre state. L’addizionale avrà una garanzia di controllo da parte dei cittadini - ha chiaristo il ministro del Carroccio.

Ridurrà spese e non aumenterà tasse  Tremonti ha spiegato che "i bilanci privati o pubblici sono fatti di due colonne: le entrate e le uscite. Per tanti anni - ha detto - i bilanci sono stati scritti dal lato delle uscite e le entrate venivano fatte da ripiani dello Stato a piè di lista, non controllati dai cittadini, pagati dai cittadini ma non controllati da loro". Adesso con la riforma, ha sottolineato il ministro, "si parte dalla colonna delle entrate con cui si controllano le uscite". In sostanza, "quello che ricevono i cittadini dipende da come spendono i governi. Adesso partiamo dal senso giusto della storia: prima le entrate e poi le uscite. Le entrate sono controllate sulle uscite. Raddrizzare l’albero - ha proseguito Tremonti - vuol dire tornare a quello che c’è in tutte le famiglie: prima le entrate e poi le uscite".

Lotta all'evasione fiscale
Secondo il responsabile dell’Economia è importante inoltre che i Comuni partecipino al contrasto all’evasione fiscale. "Noi pensiamo che controllare la spesa pubblica e affiancare i Comuni nel contrasto all’evasione è fondamentale. Non puoi sconfiggere l’evasione senza la collaborazione dei Comuni. È giusto che i Comuni, per quanto di loro competenza, siano attivi nel contrasto all’evasione fiscale. Noi - ha osservato - abbiamo una colossale evasione fiscale anche per questo, perchè non abbiamo un controllo nel territorio".

Calderoli: nessuna nuova tassa
"Credo che oggi sia il giorno della liberazione, della liberazione dalla spesa storica", ha detto il ministro Calderoli. "Nessuno ha fatto nascere nuove tasse. Erano tutte tasse già esistenti. Non si nasconde nessuna patrimoniale".

Cedolare sugli affitti
Scatta da subito, a valere da inizio 2011. Riguarda i soli immobili affittati a uso abitativo. Al posto dell’attuale tassazione Irpef e dell’imposta di registro, arriva un prelievo fisso del 21% (al 19% per i canoni agevolati). La convenienza ad utilizzare la cedolare scatta per chi ha redditi sopra i 15.000 euro (ma sopra i 28.000 euro per i canoni agevolati). Rimane comunque possibile continuare a tassare il reddito con l’Irpef. Secondo il Terzo Polo, però, la norma non avrebbe sufficiente copertura finanziaria. 

Niente sconti ma fitti bloccati
Saltata l’ipotesi di un bonus per gli affittuari, arriva il blocco degli affitti che, per chi sceglie la cedolare, non potranno essere nemmeno essere adeguati al costo della vita Istat.

Sblocco addizionale Irpef
Arriva lo sblocco dell’addizionale Irpef. L’aumento non potr… superare lo 0,4% Potrebbe anche scattare retroattivamente dal 2010, se la decisione arriva dai comuni entro il prossimo marzo. È una delle misure più criticate dall’opposizione perchè, dopo anni di stretta sulle spese comunali, potrebbe comportare un aumento del prelievo fiscale.

Compartecipazione Iva e fondo perequativo
Sono le due modifiche approvate durante l’esame in commissione. La prima prevede una compartecipazione all’Iva e non più la compartecipazione all’Irpef prevista invece dal testo del governo. Quote di altri tributi vengono devolute ai comuni per il 30% e serviranno anche ad alimentare - è la seconda novità - un "fondo perequativo" per bilanciare eventuali squilibri fiscali.

Addio Ici, arriva l'Imu al 7,6 per mille
La novità scatterà dal 2014. L’Ici sulle seconde case andr… in pensione e arriva l’Imposta municipale propria. È questa l’imposta criticata dal Pd secondo il quale rappresenta una tassazione patrimoniale sugli immobili che penalizza le imprese. In base alle norme sar… molto simile all’Ici e non si pagherà sulle prime case. Assorbirà l’Irpef e l’aliquota di equilibrio è ora fissata al 7,6 per mille (ma potrebbe salire ancora). È previsto uno sconto del 50% per le case affittate come abitazioni e si verserà in quattro rate. Non la pagherà la chiesa, anche su scuole, hotel e oratori religiosi.

Tassa turismo
Arriva la tassa sui turisti che potrebbero dover pagare fino a 5 euro per notte per il soggiorno in capoluoghi, nei comuni turistici e nelle città d’arte. Possibili sconti per categorie e per specifici periodi.

Tassa di scopo
È prevista la possibile introduzione di tasse di scopo per realizzare infrastrutture.

Compravendite
Dal gennaio 2014 scompare l’attuale tabella dell’imposta di registro per i "trasferimenti immobiliari". Ci sarà una sola imposta che assorbe anche quella di bollo, le ipotecarie e catastali che attualmente si versano, con una drastica semplificazione. L’aliquota Š del 9% per i beni immobili in genere e del 2% sulle prime case. È comunque prevista una soglia minima di 1.000 euro.

Tassa rifiuti
Ora si paga sui metri quadrati, con la possibilità per chi vive da solo di ottenere sconti. La riforma preannuncia l’arrivo di un decreto ad hoc che riorganizzi il tributo guardando anche alla composizione nel nucleo familiare.

Lotta evasione
Vengono inasprite le norme per chi non dichiara redditi da locazione.

Metà dell’incasso andrà ai Comuni, che hanno anche interesse all’emersione degli "immobili fantasma" dei quali incasseranno le maggiori imposte.  

 

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