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Federer cerca il bis nel torneo di «casa Nadal» E il Roland Garros rischia di finire a Eurodisney

È scattato ieri il Roland Garros, uno dei quattro tornei del Grande Slam, con due mezze sorprese, il ritiro di Gulbis e la maratona di Tsonga. Ma la notizia è un’altra: potrebbe essere l’ultima edizione in programma a Parigi. L’impianto, situato nel quartiere di Porte d’Auteuil, ha bisogno di ampliarsi per resistere all’usura, aumentare i ricavi e sostenere i costi crescenti. L’amministrazione della capitale nicchia, timorosa di scontrarsi con chi intravede nel progetto una speculazione edilizia sotto traccia. E gli organizzatori, stanchi di aspettare una risposta positiva, stanno valutando la possibilità di trasferire la gloriosa manifestazione a Versailles oppure a Eurodisney. Il braccio di ferro va avanti da troppo tempo, di qui la minaccia di cambiare sede dopo 82 anni.
Il problema interessa poco o nulla Nadal e Federer che hanno altri pensieri per la testa. Lo spagnolo punta decisamente a riprendersi il torneo, vinto l’anno scorso per la prima volta dal suo eterno rivale, dopo i successi di Montecarlo, Roma e Madrid. Una tripletta alla Mourinho. Ma quel che conta sulla terra rossa è il Grande Slam del Roland Garros. E lui ritiene di essere nella forma ideale per fare piangere di nuovo Federer, battuto l’altra settimana in finale nella manifestazione madrilena. Su questa superficie, fra l’altro, non ha rivali. Ma gli organizzatori, ad eccezione di quelli di Wimbledon, non hanno la voglia e la forza di sovvertire il ranking mondiale al momento di mettere in fila le teste di serie. Tutti conigli.
Gli ultimi dati sono tutti dalla parte del maiorchino. Se lui è passato di vittoria in vittoria, Federer non ha raccolto neanche una briciola nei cinque Master a cui ha preso parte dopo aver dominato Murray in tre set nella finale degli Australian Open. Passi il ko con Nadal, ma cosa dire delle sconfitte subite da Baghdatis a Indian Wells, Berdych a Miami, Montanes (sì avete letto bene) all’Estoril e Gulbis a Roma? Lo svizzero si dice in ripresa («con Rafael potevo anche vincere a Madrid») e fa capire di essere interessato solo a ciò che fa rima con Grande Slam. Il ritiro di Gulbis nel secondo set del primo turno favorisce Federer che sulla sua strada troverà Cilic e Murray, sull’altro versante Nadal troverà Verdasco e Djokovic. Assenti per infortunio Davidenko e Del Potro. Massiccia la presenza degli italiani: 6 uomini e 7 donne.

Ieri hanno vinto Flavia Pennetta e Fognini mentre Galvani non ce l’ha fatta a scalare Montanes. Ne troveremo almeno uno (o più presumibilmente una) all’inizio della seconda settimana?

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