Come fermare le stragi sulle nostre strade

Caro Direttore,
purtroppo dobbiamo confrontarci nuovamente con una classe politica indegna che come dono da Dio ha ottenuto ignoranza e stupidità. Come spesso avviene nel nostro Paese una volta scappati i cavalli si chiudono i cancelli. Abbassare ulteriormente il limite - peraltro oggi allo 0,5, nella media europea - del tasso alcolemico nel sangue non porterà alcun effetto positivo, anzi. Non si fa prevenzione obbligando gli esercenti a esporre tabelle incomprensibili che nessuno legge. Quello che manca, sostanzialmente, sono i controlli da parte delle forze dell’ordine sul resto del territorio. Sì, «sul resto», perché in Trentino-Alto Adige i controlli sono numerosissimi e la popolazione si è adeguata, e già di per sé è molto disciplinata. Le sanzioni attuali portano alla rovina lavoratori colpevoli di non aver esagerato (ricordo che il limite era di 0,8): basta oltrepassare lo 0,5 e si è criminali.
Lo Stato non è capace di controllare il suo territorio. Fossero cosi efficienti le forze dell’ordine come nella nostra regione anche nel resto d’Italia, la qualità della vita aumenterebbe senza dubbio, ci sarebbe meno lassismo e menefreghismo, tipico dell’Italia. Le leggi ci sono già, basta applicarle! Certo è che se il limite verrà abbassato ulteriormente eviteremo senz’altro pizzerie e ristoranti, perché non siamo ubriaconi criminali solo perché abbiamo bevuto una birra media oppure un buon bicchiere di vino che fa parte della nostra cultura.
Finora non si è sentito nulla da parte dei produttori (a parte quelli nostri locali), segno che in Piemonte, in Toscana, insomma ove vi sono zone di produzione, probabilmente il problema dei controlli non esiste... E la parola etilometro non si sa neanche che cosa significhi. E poi bere non è un problema dei politici... hanno tutti l’autista! Dimenticavo, loro non bevono, si drogano (illegalmente)... O ci siamo scordati del test (anonimo) effettuato dalle Iene?


Penso anch’io che l’abbassamento a 0,2 del tasso alcolemico sia una misura discutibile. Mi dicono che basta un bicchiere di vino, per superare quella soglia: e credo che nessun incidente stradale sia mai stato provocato da un solo bicchiere di vino. È probabile che abbassando il limite si speri nell’effetto deterrente: si speri cioè di creare l’abitudine mentale a non toccare alcol prima di mettersi alla guida. Dubito però che funzioni: chi beve al punto da mettere a rischio la vita del suo prossimo è un incosciente che non si lascia certo imbrigliare da una legge. Molto più efficaci, come deterrente, sarebbero pene severe per chi provoca un incidente con gravi conseguenze. Ma purtroppo vediamo che anche nei casi di autentiche stragi i responsabili se la cavano con condanne equiparabili al massimo a un furto con scasso; condanne da scontare, s’intende, senza un giorno effettivo di carcere.

Detto tutto questo, mi pare che lei sia troppo severo con i politici («indegni», «ignoranti» e «stupidi»), con la polstrada e i carabinieri (con gli uomini e i mezzi a disposizione, fanno quello che possono) e con tutta quella non piccola parte d’Italia che non è il Trentino Alto-Adige. E poi la colpa non è sempre dello Stato, spesso è anche di quella parte della popolazione che, per usare le sue parole, non «si adegua» e non è «disciplinata».

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