Ero anchio convinto che il 24 novembre 2003, a Gerusalemme, Gianfranco Fini avesse detto che «il fascismo fu il male assoluto». Sul Magazine del Corriere della Sera Pierluigi Battista ha però dimostrato - con citazioni testuali e inoppugnabili - che quella frase Fini non lha mai pronunciata. Lequivoco, o se preferite limbroglio, nasce dal fatto che unagenzia di stampa titolò proprio così, con sintesi selvaggia, il contenuto della conferenza stampa: «Fini: il fascismo fu il male assoluto». Da allora quella frase è diventata come fosse carta che canta. Battista cita lepisodio come esempio classico di una non-verità che si impone nel tempo facendosi storia.
Mi permetto di segnalare, prendendo spunto dallennesima riemersione della vicenda Sofri-Calabresi, un altro caso di non verità che ormai si è imposta nel tempo come verità.
Ieri Il Riformista ha anticipato qualche brano del libro La piuma e la montagna che contiene tra laltro la testimonianza di Licia Pinelli, vedova dellanarchico precipitato dal quarto piano della questura di Milano. Non voglio tornare sulla vicenda Pinelli, ma porre lattenzione su quanto scrive lo storico Giovanni De Luna nellintroduzione. In perfetta sintonia con Sofri, De Luna dà per scontato che lestrema sinistra diventò violenta per reazione al «terrorismo di Stato». La lotta armata fu la scelta di chi si proponeva «sia come vendicatore che come giustiziere».
In realtà sia la violenza di piazza, sia il primo nucleo del partito armato, sono precedenti a quel 12 dicembre 1969 cui tutto si vorrebbe far risalire. Giangiacomo Feltrinelli, ad esempio, aveva proclamato «la necessità della guerra proletaria» e limpossibilità «di una rivoluzione socialista senza la critica delle armi» in ben quattro saggi pubblicati prima di piazza Fontana. Quello uscito nel marzo del 1969 e intitolato La guerriglia in Italia conteneva dettagliate istruzioni su come armarsi e come preparare esplosivi. Le stesse Br nacquero prima, nel novembre del 1969 allhotel Stella Maris di Chiavari, come scrive lo stesso Renato Curcio: «Introducemmo per la prima volta una riflessione sullipotesi della lotta armata». E il primo gruppo esplicitamente terroristico della sinistra di quegli anni si chiama «XXII Ottobre» proprio perché fondato il 22 ottobre 1969.
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