Firenze invade Empoli Toni sfida il maledetto 17

Diecimila tifosi scortano i viola. Il bomber a secco insegue il gol numero 18, Tavano la rivincita dell’ex

Marcello Di Dio

Trenta chilometri di viaggio per l’ultima trasferta del 2005. La più vicina, tanto che a Empoli la Fiorentina avrà il sostegno di quasi diecimila tifosi. In pratica per una domenica lo stadio Castellani avrà il colore viola più che biancazzurro. Con 300 uomini delle forze dell’ordine a vigilare sulla sicurezza del derby. La squadra di Prandelli non soffre certo di vertigini («non dobbiamo innamorarci troppo di questa classifica, ma è giusto godersi il secondo posto e i risultati che nessuno peraltro ci ha regalato», le parole del patron Diego Della Valle). Il tecnico invita però a tenere alta la concentrazione. «Il passo in avanti che questa squadra deve compiere è nell’approccio giusto a tutte le sfide. In settimana abbiamo lavorato bene in campo e siamo preparati, spero che i ragazzi abbiano fatto altrettanto anche fuori».
Prandelli ha forse notato tra i suoi un leggero calo di tensione. E non si fida del momento no dell’Empoli, reduce da quattro sconfitte consecutive. «Sarà una partita ricca di insidie, da affrontare con attenzione. L’Empoli sta attraversando un momento di crisi nei risultati, ma non nel gioco. Ho visto i loro incontri e credo che avrebbero meritato qualcosa di più. È un collettivo che gioca bene con alcuni singoli interessanti. Loro arrivano sempre con tanti giocatori vicino all’area di rigore e hanno una mentalità aggressiva». Insomma, un derby rischioso nel quale, sottolinea il tecnico gigliato, «se vogliamo dare continuità ai nostri risultati, dobbiamo giocare una grande partita». Anche se non manca di esaltare i meriti della Fiorentina («sappiamo soffrire e abbiamo equilibrio»).
Formazione top secret, un lungo lavoro a porte chiuse in questa settimana. Ma il tecnico della Fiorentina probabilmente confermerà l’assetto con due punte. «Ci sono ancora alcuni ballottaggi e non voglio che i ragazzi lo sappiano dai giornali. Non voglio dare vantaggi agli avversari, tra l’altro anche l’Empoli si è allenato a porte chiuse». E Prandelli non si fida nemmeno della crisi, poi rientrata, tra la dirigenza empolese e l’allenatore Somma. «Con le loro dichiarazioni hanno creato la tensione giusta nell’ambiente e questo porta sempre dei vantaggi».
La Fiorentina ritrova Riganò («una punta che sa segnare e ha visione di gioco, con il mio gruppo è stato due mesi e ha sempre mostrato grande disponibilità», dice di lui Prandelli).

Ma la sfida nella sfida sarà tra bomber italiani: da una parte Luca Toni, il capocannoniere a secco da due settimane (colpa del palo con la Juve e del rigore fallito con il Treviso) vittima della sindrome del gol numero 17 e stizzito per le continue accuse di essere un cascatore; dall’altra Francesco Tavano, 9 reti all’attivo e vera rivelazione dell’anno, ma soprattutto un ex «scaricato» dai viola troppo presto e adottato quattro anni fa dai cugini. Storie che si incrociano sulle rive dell’Arno.

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