La fisarmonica di Galliano

Evento straordinario la presenza di Richard Galliano al Gezmataz Festival questa sera all'Arena del mare.
Galliano, nato a Cannes nel 1950, ma di chiare origini italiane, è considerato l'erede di Astor Piazzolla.
Di lui si può senz'altro affermare che è il principale artefice del rilancio a tutto campo della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capacità cromatiche del suono. La fisarmonica è stata relegata per decenni tra i ranghi della musica popolare più scadente, ed è un peccato perché quel suo tipico colore di struggente malinconia si presta magnificamente a disegnare le atmosfere del blues.
Nelle mani di Galliano la fisarmonica acquista sia la policromia di un'orchestra che il timbro raccolto di un intimismo di natura cameristica. Galliano compone ed orchestra musica derivata dal genere «musette», in cui si mescolano reminiscenze di tango, giri di valzer dei bistrot parigini, balland di Bill Evans, improvvisazione nera di Parker e Coltrane.
Sembra strano ma questo grande musicista non ha avuto vita facile nel jazz e nella musica colta e solo con la sua fisarmonica è riuscito a farsi strada sintetizzando tutte le varie esperienze in un genere originale, nuovo e di spiccata tradizione mediterranea.
Fondamentali per lui le lezioni del grande maestro Piazzolla, dal quale Galliano ha appreso un notevolissimo bagaglio tecnico sia per gli studi armonici che per la composizione. Molteplici le sue collaborazioni, da Juliette Greco a Claude Nougaro, da Ron Carter a Martial Solal, e poi Philip Catherine, Miroslav Vitous,Charlie Haden, Trilok Gurtu e, naturalmente, Astor Piazzola, cui ha dedicato uno splendido album in cui si possono ascoltare temi indimenticabili come «Oblivion», «Chiquilin de bachin», «Adios nonino».
Nel 1991, in Francia vince il premio «La victorie de la musique» e nel 1992 si aggiudica il titolo di miglior nuovo talento internazionale, indetto dalla rivista «Musica Jazz».


Tante le sue partecipazioni all'Umbria Jazz Festival, dove come qui al Gezmataz Festival si avvale della collaborazione del Tangaria Quintet, col quale in occasione della serata genovese presentarà il nuovo album «Luz negra».

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