Scongiurato il pericolo più temuto, rappresentato dal passaggio graduale di ieri dellondata di piena del Tevere, ora anche a Fiumicino si calcolano i danni, pari a svariati milioni di euro, secondo una prima stima non ufficiale. Occorreranno più di 500mila euro solo per ripulire spiagge, coste e argini del territorio sui quali si sono riversate tonnellate di rifiuti che ora dovranno essere rimossi. E al più presto, visto che tra i grossi tronchi e i rottami di ogni genere, ci sono anche carcasse di animali che se non verranno portate via potrebbero causare seri rischi per la salute pubblica. Tra le aree più colpite cè quella intorno al vecchio faro di Fiumicino e nella zona di passo della Sentinella, dove, proprio come a Ostia nellarea dellIdroscalo, sulla sponda opposta del fiume Tevere, esiste un vero e proprio dedalo di casupole e baracche di legno usate dai pescatori, costruite in unarea golenale, quindi soggetta ad allagamenti.
Per correre ai ripari già da due giorni tecnici e responsabili dellamministrazione comunale, dopo una prima ricognizione sul territorio, sono al lavoro per quantificare i danni alle infrastrutture, strutture e aree pubbliche, rete viarie ed edifici più colpiti, tra cui le attività economiche agricole, turistiche e gli stabilimenti balneari. Anche ieri, intanto, in alcune zone del comune autonomo, come lisola Sacra, i residenti sono rimasti per parecchie ore senza corrente elettrica. La condizione del mare è stata comunque favorevole, così ieri è proseguito con regolarità il deflusso della piena del Tevere, alla foce, a Fiumicino, mentre lungo gli argini veniva garantito il presidio delle squadre delle forze dellordine e della Protezione civile che hanno anche approntato dei mezzi con sacchetti di sabbia.
Nel frattempo lamministrazione locale ha già annunciato che richiederà lo stato di calamità naturale, che la giunta dovrebbe approvare nei prossimi giorni. Sulla questione il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, che proprio ieri ha ricevuto rassicurazioni dallo stesso presidente della Regione, Piero Marrazzo, tira in ballo lente locale, affinché intervenga tempestivamente. «Ci ritroviamo a dover fare i conti con centinaia di tonnellate di rifiuti di ogni forma e tipo che il Tevere ha portato in mare e che ora sono sparsi su tutta la nostra costa - sostiene Canapini - riteniamo per questo un intervento finanziario urgente da parte della Regione Lazio, per sostenere i costi di questa operazione, visto che è di propria competenza intervenire sulle aree demaniali colpite».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.