Roma

Fiumicino: sequestrati 10 kg di coca, 12 corrieri in manette

Fiumicino: sequestrati 10 kg di coca, 12 corrieri in manette

Ormai quella del «Body Packers» è diventata a tutti gli effetti una professione di livello internazionale: trasportare ingenti quantitativi di droga - soprattutto cocaina - racchiusa in involucri (ovuli) da deglutire e, una volta ingeriti, da mantenere nello stomaco, possibilmente intatti, per almeno 10 ore. Giusto il tempo necessario per raggiungere in aereo dal Sudamerica la meta prefissata, in questo caso l’Italia. Un lavoro arduo e mal pagato poche migliaia di euro, ma soprattutto pericoloso, se solo si pensa che ognuno di questi uomini riesce a trasportare nel proprio stomaco fino a un un chilo e 200 grammi di droga. Un carico di morte. Mediante una particolare e meticolosa preparazione infatti, i «body-packers» possono deglutire fino a 100, 120 ovuli grandi più o meno come un mini-accendino, ognuno contenente in media tra i 10 e 12 grammi di droga purissima. Malgrado la protezione mediante una specie di pellicola o di cera d’api che sigilla artigianalmente il contenuto, a volte però può accadere che gli ovuli, attaccati dai succhi gastrici o perché mal confezionati si aprano. La rottura di uno soltanto di questi involucri può provocare una morte atroce. Lo sanno bene i militari della Guardia di finanza e gli uomini dello Svad dell’Agenzia delle dogane in forza nell’aeroporto di Fiumicino che nei giorni scorsi hanno salvato in extremis l’ennesimo «ingoiatore» argentino, S.S.C. 31 anni. Quando è stato fermato per un controllo era già in preda a convulsioni. Per evitare la sua morte certa, per overdose, si è reso necessario trasportarlo nel più vicino ospedale, a Ostia, dove è stato sottoposto a intervento chirurgico, poiché si era lesionata la pellicola avvolgente uno degli ovuli di cocaina ingeriti. «Nel principale scalo nazionale - conferma un finanziere esperto dell’Unità antidroga in servizio a Fiumicino - in quest’ultimo periodo c’è stato un incremento esponenziale del fenomeno dei corrieri ovulatori: nella maggior parte dei casi si tratta di cittadini sudamericani, ai limiti dell’indigenza, che vengono facilmente reclutati dalle organizzazioni internazionali a fronte di poche migliaia di euro». Si tratta di carichi di droga che i narcotrafficanti pagano poco ai «body-packers», ma che valgono una fortuna - circa un milione di euro ciascuno - visto il grado di purezza della sostanza stupefacente.

Soltanto in queste ultime settimane finanzieri e doganieri a Fiumicino hanno sequestrato ben 10 chili di cocaina e arrestato 12 narcos, di cui 11 ovulatori quasi tutti provenienti dal Sud America.

Commenti