Fondi neri, il processo resta a Milano

da Milano

Resta a Milano il processo sui presunti fondi neri Mediaset. Il tribunale ha respinto l’eccezione di competenza presentata dall’avvocato Nicolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi. Ghedini aveva fatto due conti scoprendo che nel distretto di Milano sono presenti ben 62 magistrati azionisti di Mediaset. Una circostanza che, a dire del legale, avrebbe potuto inficiare la serenità e l’indipendenza del giudizio. Ma il tribunale ha respinto la richiesta facendo notare che le 62 toghe sono rimaste «inerti» rispetto al procedimento. «Sarebbe stato straordinario - replica Ghedini - se il tribunale avesse accolto un’eccezione, peraltro fondatissima, e che adesso porterà in appello o in Cassazione all’azzeramento del processo.

Non è un problema di 20 o 30 euro - aggiunge Ghedini - che i magistrati avrebbero potuto guadagnare o perdere, la norma imponeva il trasferimento del processo».
Intanto spuntano cinquecentomila dollari: sarebbero transitati dal conto corrente di un imputato, Daniele Lorenzano, a quello di un funzionario della Rai. Per questo è stata disposta una rogatoria in Svizzera.

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