Niente effetto Polverini sulla Lombardia. «Non temo le dimissioni dell’opposizione anzi le auspico». Così il governatore Roberto Formigoni, davanti alle telecamere di Tgcom24, ha risposto alla minaccia dei consiglieri del centrosinistra che in Regione hanno minacciato le dimissioni. Un’azione simile a quella che nel Lazio ha portato alle dimissioni dell’ormai (forse) ex presidente Renata Polverini, con il centrosinistra che al Pirellone non ha certo i numeri per ottenere la fine della legislatura ed elezioni anticipate. Soprattutto dopo l’incontro tra Formigoni e il nuovo leader della Lega Nord Roberto Maroni che gli ha assicurato l’appoggio del Carroccio. Anche se lo stesso Maroni in un’intervista a Panorama da oggi in edicola, dopo aver criticato il comportamento della Polverini (“doveva dimettersi immediatamente”), non ha risparmiato una stoccata anche a Formigoni (“ha commesso leggerezze imperdonabili”). Lasciando comunque aperto il dialogo con il Pdl “a patto che Alfano non faccia come Bersani e cioè non copra lo scandalo, ma fondi un partito nuovo modello Lega, una federazione di movimenti del partito della libertà”. Si vedrà.
Formigoni, intanto, ripete di non aver nessuna intenzione di lasciare il suo posto: “Le armi dell’opposizione in Lombardia sono spuntate. La maggioranza Pdl-Lega è compatta e continueremo a governare perché siamo stati eletti per farlo”. La tentazione di candidarsi alle prossime elezioni come candidato premier? “Ho preso l’impegno di restare in Regione fino al 2015”. Anche perché assicura che “la legislatura nazionale non avrà vita lunga”, dal momento che sarà “travagliata” e “di carattere costituente”. Il che non significa che il governatore abbia nessuna intenzione di ritirarsi a vita privata. Perché “allora, terminato il mio servizio alla Regione Lombardia, potrò candidarmi”.
E Berlusconi? “Berlusconi sta meditando se sia più utile al Paese una sua discesa in campo o meno - ha detto il governatore della Lombardia questa mattina ad Agorà su RaiTre - Ha il 50 per cento
di possibilità” di fare l’una o l’altra cosa. “Se riuscirà a creare un centrodestra che sia in grado di unire l’ala moderata più larga del Pdl, individuando un candidato premier, fa un passo indietro”. Così parlò Formigoni- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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