In questa fase la Banca centrale europea può tenere fermi i tassi di interesse nellarea delleuro senza che questo metta a repentaglio la stabilità dei prezzi. Lo afferma lOcse nel suo ultimo Economic Outlook. «È prevedibile che la crescita economica risulti rallentata - si legge - e per il breve termine questo dovrebbe contribuire a smorzare le pressioni inflazionistiche». Se lo scorso novembre linflazione ha segnato un balzo al 3% su base annua, lOcse rileva che «gli accordi salariali restano ampiamente contenuti, nonostante un mercato del lavoro teso. Inoltre - aggiunge lorganizzazione parigina - lapprezzamento del tasso di cambio (delleuro sul dollaro) assieme a standard di erogazione del credito più rigidi hanno finito per portare a una stretta di fatto sulle condizioni finanziarie».
Più in generale, lOcse rileva che la crescita economica sta perdendo slancio nei Paesi industrializzati, reduci da una vivace espansione, e la locomotiva Usa è in fase di deciso rallentamento, ma non destinata a scivolare nella recessione. Unico rischio per lo scenario attuale è, secondo lOcse, la crisi dei mercati finanziari, le cui conseguenze paiono semplicemente incalcolabili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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