Essere il grande nodo mitteleuropeo capace di unificare i mercati nord continentali e mediterranei. È la grande scommessa dell'imprenditoria del Friuli Venezia Giulia. Un tessuto produttivo dinamico e innovativo, tra i grandi protagonisti del futuro economico del Paese, al quale Dossier - diretto da Raffaele Costa e in edicola con il Giornale - dedica un'ampia panoramica, con approfonditi reportage.
«Questa regione rappresenta a tutti gli effetti uno dei territori strategici per la crescita del pil italiano ed europeo - spiega Maria Elena Golfarelli, editrice di Dossier -. E sarà compito dei dinamici imprenditori di un territorio così ricco d'iniziative cogliere, nel prossimo decennio, la grande sfida dell'economia globale che abbiamo davanti». Dossier ha incontrato alcuni grandi protagonisti dell'imprenditoria della regione. Personalità che hanno saputo conquistarsi un ruolo di primo piano nelle dinamiche di sviluppo industriale italiano e che, nonostante le difficoltà, hanno saputo convincere il sistema creditizio. «Innovazione, attenzione all'export, abilità nella gestione finanziaria aziendale e, soprattutto, la consapevolezza del ruolo sociale rappresentato dall'impresa - conclude - sono le peculiarità con le quali, oggi, si può ottenere credito bancario».
In copertina, Renzo Tondo, imprenditore e presidente della Regione. «Siamo consapevoli delle difficoltà che avremo davanti quest'anno - spiega a Dossier -. Ma siamo anche sicuri della solidità delle nostre imprese, della coesione sociale della nostra comunità e delle energie che il Friuli Venezia Giulia può mettere in campo. Per questo, possiamo guardare con fiducia al futuro. Il nostro obiettivo principale è quello di mantenere alta la fiducia dei cittadini e delle imprese, che qui da noi continuano a esportare, con l'incremento più alto, nel volume d'investimenti, tra le regioni italiane. Questo indica che ci sono ancora, da noi, imprenditori che producono e che credono nel ruolo dell'impresa».
Sull'internazionalizzazione punta, in particolare, Riccardo Illy, presidente dell'omonimo gruppo, leader del mercato globale del caffè. «Oggi Illy è commercializzato in oltre 140 Paesi nel mondo - spiega -. Ogni giorno vengono servite sei milioni di tazzine con il nostro marchio. Si tratta di numeri che, senza dubbio, danno il senso dell'attenzione strategica dedicata ai mercati internazionali. Questi, rappresentano il 60%, circa, del nostro giro d'affari». A Edi Snaidero, infine, patron dell'omonimo gruppo che, con le sue cucine, è uno dei grandi emblemi dello stile italiano nel mondo, Dossier dedica un'ampia e approfondita intervista. «L'Italia è ancora oggi il Paese in cui in molti settori le cose vengono fatte bene, per il semplice gusto di farle bene, secondo il classico approccio artigianale - afferma -.
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