«Oggi è un giorno importante per l'industria alimentare italiana, non a caso sottolineato dalla attenta e partecipe presenza del presidente del Consiglio, Mario Monti». Lo ha dichiarato il 9 ottobre Filippo Ferrua Magliani, presidente di Federalimentare, in occasione dell'inaugurazione del nuovo stabilimento Barilla. «Una delle aziende protagoniste del settore inaugura il frutto di un investimento coraggioso e lungimirante che contribuirà, attraverso l'innovazione di prodotto, a migliorare il nostro export».
Perché di questo si tratta: coniugare qualità, innovazione e strategie di crescita. Queste le leve attraverso cui il comparto agroalimentare italiano potrà mantenere la rotta della crescita. Sulla nuova edizione di Gusto, si analizzano nel dettaglio i piani e le prospettive del settore, attraverso gli interventi dei più importanti industriali e rappresentanti di categoria. Tanto sul fronte industriale, quanto su quello agricolo. Secondo Sergio Marini, presidente nazionale di Coldiretti, «nonostante il momento di grande difficoltà, nonostante i redditi bassi, l'agricoltura è uno dei pochi settori sui quali l'Italia può fare affidamento per il proprio futuro. Lo dimostrano, innanzitutto, i dati. Aumenta il numero di imprese, il valore dell'export è ancora a due cifre, crescono le assunzioni». Da ricordare è il fatto che l'agricoltura italiana è prima al mondo per valore aggiunto per ettaro. «Siamo i maggiori produttori di cibo a denominazione di origine, siamo i primi in Europa per la sicurezza alimentare» sottolinea Marini.
Per Mario Catania, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, «l'alta qualità è da sempre un comune denominatore del nostro patrimonio agroalimentare e un chiaro segno di riconoscimento dei nostri prodotti nel mondo. È importante che si punti su un sistema promozionale che oltre alla qualità ponga l'accento sull'identità, la specificità e la territorialità dei nostri prodotti. Sarebbe molto importante che all'interno del comparto, altri settori riuscissero a seguire l'esempio del settore enologico italiano, in cui nel tempo è stata sviluppata un'offerta molto variegata e mirata a più segmenti di mercato».
Tutte tematiche, queste, che saranno al centro del prossimo Salone internazionale del Gusto, in programma al Lingotto Fiere di Torino dal 25 al 29 ottobre, che quest'anno si concentrerà anche sulla questione ambientale. Il Salone ha realizzato il più importante evento eco-gastronomico al mondo, impegnandosi allo stesso tempo a ridurre l'impatto della manifestazione sull'ambiente. Per sei giorni Torino ospiterà migliaia di espositori e delegati delle comunità del cibo di Terra Madre e del Congresso internazionale di Slow Food, esperti, chef e accademici da tutto il mondo. L'edizione 2012 comincia con un giorno di anticipo: mercoledì 24 alle 18.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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