Gaza, tra Hamas e Fatah nuovo accordo di tregua

Ucciso agente della sicurezza fedele ad Abu Mazen

da Gaza

Un nuovo accordo di cessate il fuoco immediato, dopo quello concordato venerdì dal presidente Abu Mazen col capo dell’ufficio politico di Hamas Khaled Mashal e già violato poche ore dopo, è stato annunciato ieri sera a Gaza dal ministro dell’Interno palestinese Said Siam. Il ministro, esponente di Hamas, e Rashid Abu Shabik, che rappresenta il movimento rivale Al Fatah, hanno detto che le due fazioni hanno deciso di ritirare tutti i loro miliziani, di rimuovere i posti di blocco e di cessare i reciproci attacchi sui media sotto loro controllo. L’incontro è apparentemente un seguito del colloquio tra Abu Mazen e Khaled Meshaal. Un appello a tutti i miliziani armati a ritirarsi dalle strade è stato lanciato anche dal premier Ismail Haniyeh.
Ciò nonostante la tensione è restata altissima, gli scontri sono continuati e un esponente delle forze di sicurezza legate ad al Fatah è stato ucciso da miliziani di Hamas e un collega dell’ucciso sarebbe stato rapito dagli stessi miliziani islamici.
Tregua, dunque, violata.

E non suscita nemmeno grandi speranze l’incontro in programma per martedì a Riad, mediato dall’Arabia Saudita, tra Abu Mazen e Meshaal al fine di consolidare il cessate il fuoco e concordare la costituzione di un governo di unità nazionale. Hamas e Al Fatah hanno ritrovato una posizione comune solo nel criticare la decisione del Quartetto di continuare le sanzioni economiche dirette nei confronti dell’Autorità palestinese.

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