Genoa contro il tabù del mezzogiorno Occasione Udinese

La pancia piena. Ecco l’incubo del Genoa capolista, che oggi nella tana del Chievo, deve sfatare il tabù del mezzogiorno per non tornare a pancia vuota dall’antipasto della domenica calcistica. I rossoblù hanno l’occasione di restare primi in solitudine aspettando i risultati delle altre. Ma se mister Malesani predica prudenza e umiltà, se indica addirittura il «primo, non prenderle» come reale obiettivo, a spaventare la comitiva rossoblù è soprattutto la tradizione negativa che vede i Grifoni sempre sconfitti in tutte le occasioni in cui è sceso in campo all’ora di pranzo.
Tutte partite rocambolesche la scorsa stagione. Una doppia amarezza con la Juve, che al ritorno era stata messa sotto sul piano del gioco e del risultato a Torino, ma alla fine aveva chiuso con una vittoria insperata. E poi un 2-1 subito da un Catania passato in svantaggio al termine di una partita con 4 espulsi e un rigore sbagliato. Insomma, qualcosa in più di una maledizione. E forse proprio per questo il mister veronese, il realizzatore del miracolo-Chievo, non vuole caricare i suoi di eccessive responsabilità: «Mantenere l’imbattibilità sarebbe già un ottimo risultato e avremmo una bella posizione di classifica».
Più o meno la stessa professione di umiltà che fa l’altro tecnico veneto di Castelfranco che si trova in testa alla classifica con la sua Udinese.

E che oggi a Cagliari ha l’occasione di allungare il sogno: «Sarà la gara più difficile, perché qui è sempre dura e perché a Milano contro il Milan abbiamo speso molto - getta acqua sul fuoco dell’entusiasmo Francesco Guidolin - Dovremo dare fondo a tutte le energie. Ma nessuno di noi pensa alla testa della classifica».

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