Genova diventa il set dell’ultimo film di Scamarcio

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«Poiché sappiamo che la direzione del carcere di Pontedecimo ha una spiccata sensibilità per le attività trattamentali, tanto da consentire in istituto il colloquio tra una detenuta e il suo cane pechinese, auspichiamo che analoga sensibilità emerga anche per alcuni interventi legati alla sicurezza ed all’ordine interno del carcere, che la direzione sembra trascurare»: è quanto scrive polemicamente in una nota il segretario generale aggiunto e commissario straordinario della Liguria del sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Roberto Martinelli. La detenuta, secondo quanto denunciato dal Sappe, avrebbe già ricevuto una volta la visita dell’amico a quattro zampe, accompagnato in carcere dal familiare di un altro detenuto, e sarebbe in procinto di incontrarlo nuovamente.

«Nulla da dire sulla cosa in sé, anche alla luce del rapporto che si crea tra padrone e compagno a quattro zampe - sottolinea Martinelli - ma certo stupisce la priorità che ne è stata data in un carcere con molte criticità come quello di Pontedecimo, dove i posti letto regolamentari sono 96 ma i detenuti 186, a fronte di 60 poliziotti in meno in organico».

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