«A Genova l’unica sinistra che rifiuta ogni confronto»

Rino Lecce, ieri diessino e oggi Pd, alla presidenza della commissione Bilancio. Potrebbe sembrare una nomina come un’altra, dopo le dimissioni di Enrico Musso dal ruolo ricoperto fino a pochi mesi fa. Dimissioni con polemica, motivate dallo scarso rispetto riservato dalla giunta nei confronti della commissione, tenuta all’oscuro persino del Bilancio in via di approvazione mentre lo stesso era già finito sui giornali e nell’ordine del giorno del consiglio comunale. Dimissioni che tuttavia non sembravano compromettere la «promessa elettorale» fatta dalla Vincenzi: «La presidenza della commissione Bilancio, ruolo di controllo e garanzia, andrà alla minoranza».
In questi giorni però è emerso il nuovo indirizzo, la strategia pigliatutto di maggioranza e sindaco, con l’individuazione di Lecce come prossimo presidente. Duro il commento del presidente dimissionario Musso: «tengo a ricordare che a suo tempo la commissione era stata assegnata al sottoscritto in quanto rappresentante della minoranza, a fronte di un preciso impegno in tal senso assunto dall’allora candidato sindaco Marta Vincenzi.

È sorprendente che in questo momento di dialogo a livello nazionale, a Genova le forze politiche di centrosinistra si arrocchino in difesa di posizioni che si intendono mantenere per ragioni di prestigio, quando, invece, hanno una funzione di trasparenza democratica»

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