Carige vara il piano anticrisi: basta assicurazioni

Ramo bancario in salute, nonostante la crisi economica e finanziaria che penalizza, e molto, anche il settore del credito; ramo assicurativo che chiude i conti in rosso, ma «ripulito» a dovere in modo da essere ceduto alle migliori condizioni di mercato: in estrema sintesi, è questo il senso delle decisioni prese ieri dal consiglio di amministrazione della Carige che ha dato il via alla vendita di Carige Assicurazioni, compagni operativa nel ramo danni, e Carige Vita Nuova, che opera nel ramo vita. Oltre a chiedere la delega per un aumento di capitale da 800 milioni da esercitare entro il marzo 2014. Sono i due «problemi» che nel passato più o meno recente si sono presentati al vaglio degli azionisti e hanno suggerito la cessione, non prima - come ha sottolineato ieri il direttore generale Ennio La Monica - di aver effettuato una profonda ristrutturazione delle due compagnie, pronte ora ad essere appetibili per gli acquirenti.

Intanto, comunque, Banca Carige, presieduta da Giovanni Alberto Berneschi, chiude l'esercizio 2012 con un utile netto di 185,7 milioni (+17%), cresce il margine di intermediazione, diminuiscono i costi operativi e si mantengono stabili i crediti e la raccolta complessiva verso la clientela. In ogni caso Carige non distribuirà il dividendo e taglierà i bonus del top management.

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