«Il Carlo Felice in trasferta all'Ariston»

(...) I due sono da una parte Tullio Mazzolino, ex assessore al Comune di Genova e politico di lungo corso. L'altro è Walter Vacchino, proprietario del teatro Ariston,ed ex presidente dell'Agis regionale, c he dopo aver letto le proposte per rilanciare il Teatro lirico genovese si sono messi in moto per allargare ancora di più il raggio di azione.
«Sappiamo che esiste un progetto per creare un sistema di far lavorare il teatro genovese in sinergia con altre sale in Liguria, in particolare con l'Opera Giocosa di Savona e con quello della Spezia - racconta Mazzolino - Ecco perché abbiamo pensato con Vacchino anche di far coinvolgere quello di Sanremo, che è una struttura con una grande storia alle spalle e di sicuro richiamo sul pubblico».
Così l'Ariston, che sta festeggiando i suoi primi cinquant'anni, si propone come una tappa importante di un eventuale tour. Vacchino sarebbe molto contento di una collaborazione con Genova, almeno a sentire il suo amico Mazzolino. L'idea è quella di utilizzare il teatro, famoso soprattutto per ospitare il Festival della canzone italiana, anche per ambientarvi opere liriche, concerti di musica sinfonica e balletti. «Tutti conoscono il valore dei musicisti dell'orchestra del Carlo Felice e ciò che manca in questi tempi di crisi è soprattutto l'investimento», continua Mazzolino che crede che questo progetto potrebbe offrire occasioni di guadagno per il teatro lirico genovese. Il problema di far quadrare il bilancio non è di poco conto.


Non si può più soltanto andare avanti con i tagli o con il ricorso ai contratti di solidarietà come auspicherebbe il sindaco Marco Doria. Serve nuova linfa per il teatro, ovvero nuove occasioni di guadagno. E tra le idee vincenti per rilanciare il sistema teatrale c'è quello di creare sinergie tra le varie strutture anche con produzioni comuni.

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