2LA SUPREMAZIA IN TV
Si sente solo parlare
di 3 squadre (più le romane)
Carissimo Direttore, il nuovo campionato di Calcio è appena iniziato ed ora vorrei dissertare con Lei sullo stesso, esponendo punti di vista che, mi illudo, possono essere condivisi da molti. Gli argomenti sarebbero molti; cercherò di esporre il più sinteticamente possibile. Chiuso lultimo torneo, stampa e tv (in cambio dei «pranzi e cene» calcistiche di fine settimana) ci hanno bersagliato di «spuntini» e «merendine» varie, per lo più, notizie sul rinnovamento dei quadri delle squadre. E qua, il primo appunto.
Stampa e tv (nazionali), hanno parlato quasi esclusivamente delle tre grandi, evidentemente collocate su di un piedistallo molto più elevato delle altre. Mi riferisco a Inter, Juventus e Milan. E, quindi, ci siamo sorbite, come in una lunga telenovela i trasferimenti avanzati, rientrati, poi «varati», dei signori Kakà, Ancelotti, Ibrahimovic... Cessati questi argomenti la, noiosa, «querela» tra Mouhrino e Lippi. Insomma una delle solite trame allitaliana.
Ritornando sullargomento dei vari trasferimenti, tutte notizie relative alle predette, baciate dalla grazia di Dio.
Poche ed affrettate parole per alcune tra le diciassette rimanenti. Primo per la Fiorentina, quarta (ma ad ex equo col Genoa a cui non si fa alcun cenno). Poi prosternati in ossequiosa genuflessione di Roma e Lazio, squadre della Capitale, perbacco! In più, qualche parola anche per il Napoli, in quanto anche se con classifica modesta è, tuttavia, «lo paese du sole»... Del Genoa si sente parlare solo nei contesti dedicati allInter, per dire che, ora, la stessa, vanta campioni di gran classe quali Milito e Thiago Motta accettando (tante grazie!) che provengono dalla squadra rossoblù. Nello scorso campionato, se ne parlava non molto. Ora, naturalmente, son «più» campioni indossando la maglia neroazzurra.
Conclusione, gli appassionati della reiette 17 squadre, per avere notizie di quella del «cuore», si sono sempre dovuti rivolgere sia alla stampa che alle tv locali. Non è giusto.
Ed ora a campionato iniziato, sentiamo suonare la stessa molto parziale «musica». Le nostre bistrattate due squadre genovesi hanno vinto ed hanno la provvisoria soddisfazione di capeggiare la classifica.
Il grande Mou ha visto strapazzata la sua «corazzata» da un modesto Bari, giunto con tutta umiltà dalla serie B e che, avrebbe potuto fare «il pieno» (dopo uno, strameritato pareggio fallendo un gol facilissimo, negli ultimi minuti). Cira le altre, più «coccolate» che sopra ho elencato, mentre la Lazio ha vinto, in casa, una gara contro avversario non superlativo, la Fiorentina non è andata oltre il pareggio a Bologna, il Napoli ha perso a Palermo... ed allora? Venendo ora a dettagli circa il comportamento delle Tv dirò che il comportamento «parziale» è dobbligo.
Quelle sui canali nazionali, continuano con andamenti mosci, ripetendo luoghi comuni, triti e ritriti. Ma debbo dire (male) anche della 7Gold.
È una trasmissione che, tutte le sere a cavallo dellora di cena, presenta dibattiti tra «opinionisti» (vecchi calciatori e giornalisti) sugli avvenimenti settimanali del calcio. Ma, premesso che questi signori, trattano sempre faccende delle tre miracolate (Juve, Inter e Milan), non trattano gli argomenti con ospiti «super partes», ma con laccanimento del «tifoso»; fiore allocchiello di questa trasmissione è il duello «rusticano» tra il giornalista Elio Corno (tifoso interista) e il giornalista Tiziano Crudeli (tifoso milanista). Ma il «disastro» più grande è il ben noto e reclamizzato «Processo di Biscardi». E si che da ben trentanni si trasmette. Onore alla anzianità, ma vale (come spettacolo) davvero molto?
Il dott. Biscardi è un competente della materia. Vi si trova immerso sino al collo. Che si può dire del signor Biscardi?
- parla in un italiano stiracchiato e poco comprensibile;
- non sa dirigere un complesso di persone nel dibattito;
- non dà la parola a turno rispettando che nessuno interrompa quello che parla.
- lui stesso interviene (togliendo la parola alloratore).
La trasmissione, che sarebbe interessante se giudiziosamente organizzata (vedi la moviola che evidenza falli e reti dubbie), non risulta altro che un contesto di varie voci che cercano di prevalere una sullaltra.
Dimenticavo: anche qua si tratta quasi sempre di fatti solo attinenti alle famigerate tre squadre «predilette».
2IL SOGNO GENOVESE
Una fuga in tandem
lunga due settimane
Gentile Direttore, per i più superstiziosi la mia lettera non sarà gradita, però guardando le sfide del prossimo turno di campionato mi è venuto in mente un pensiero molto stuzzicante: le due squadre genovesi appaiate da sole prime in classifica nel campionato italiano. Perché no?
Il tocco magico di Gasperini sembra quello dello scorso anno e la Sampdoria d'attacco targata Del Neri sembra ben lontana dai «Walter» (Novellino e Mazzarri) allenatori doriani. Con questo Atalanta e Udinese non saranno certo facili vittime sacrificali di Crespo e Cassano però l'opportunità di vedere a braccetto i rossoblucerchiati in testa alla classifica sarebbe un evento unico.
Alessandro Ogliani
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