il derby dei lettori

2LE RAGIONI DELLA CRISI
Squadra rossoblù talentuosa,

ma costruita in modo sbagliato
Caro Massimiliano, il Genoa perde anche in casa e quella contro il Chievo è la terza sconfitta consecutiva che fa perdere punti su punti in classifica, credibilità e passione tra la sua tifoseria. Eppure, la squadra c'è, i giocatori oramai sono selezionati e a dovere, sono validi e questo non è un periodo di infortuni che spesso hanno caratterizzato i maggiori problemi del Genoa. Con il Chievo l'unico a mancare era Gilardino. E non è poco. Marino sembra perduto, sembra senza ossigeno in mancanza del suo Gilardino. Si può dire che tale nuovo acquisto molto generoso e lo strepitoso Palacio siano gli unici rossoblù a voler giocare dando profondità, mentre gli altri sembrano voler giocare e basta. Tuttavia, come si è potuto constatare, non è possibile poter contare su uno o due giocatori. Inoltre, parliamo della difesa.
Quella genoana è mediocre e a tutt'oggi si registrano ben 44 gol subiti caratterizzandola come la peggior squadra del campionato di serie A. Il Chievo ha dimostrato a Marassi di essere una squadra non eccezionale ma molto pratica e combattiva mettendo invece in luce un Genoa talentuoso ma evidentemente non costruito nel migliore dei modi. Marino avrà l'arduo compito di lavorare parecchio su questo aspetto per non scendere troppo in classifica e per concludere almeno dignitosamente un campionato già difficile.
Grazie e affettuosi saluti sempre rossoblù for ever!

2DOPO IL MERCATO DI GENNAIO
Ci troviamo a fare i conti

con una difesa colabrodo
Carissimo Direttore, prima della fine dell’anno in attesa di un possibile rimpasto sul mercato di Gennaio dei giocatori di calcio, volevo scrivere facendo il punto della situazione del Genoa, sottolineando cose già dette ma di viva attualità.
1) L’immancabile alternarsi a vittorie con disfatte pesanti;
2) La ormai vetusta e scontata, debolezza di una linea di attacco (Palacio + 1 o meglio............ un solo 1/2).
3) La persistente debolezza di una difesa colabrodo che ha un passivo di gol del tutto ragguardevole.
Il primo fenomeno si è regolarmente presentato in Gennaio: grandi vittorie e, subito, sconfitte pesanti.
Il rimpasto del mercato di Gennaio sembrava che avesse rimediato alla vecchia lacuna; l’acquisto di Gilardino e di Sculli ripristinavano il «tridente» e ne abbiamo visto il miglioramento.
Ma con il Catania, mancando Gilardino, siamo tornati al modulo vecchio: due attaccanti. Io avrei piazzato al centro Jankovic che aveva dimostrato doti di cannoniere.
Circa la difesa colabrodo anziché migliorare ci si trova peggio perché, anziché rafforzare è stato ceduto Dainelli.
E, poi, anche Kaladze, punto di forza, sta confermando che a fine campionato se ne andrà. Gioco pesante, cartellini «gialli», insomma non vuol far rimpiangere. Ma certo la «difesa» del Genoa ha un «iter» ben preciso: comperare «promesse» e poi gettarle via. Non risaliamo a Ranocchia e Belluschi?
Ma Ferrari, Bocchetti e Criscito per pochi «euro» in più hanno preso la via dell’estero. Non è così che si costruisce una squadra con ambizioni di «Coppe».
Non c’è da farsi illusioni, il Genoa dello 0-2 di Catania può al massimo aspirare ad uno dei primi posti della parte a destra del tabellone della classifica. Mi dispiace per fuoriclasse come Frey e Palacio.
Meriterebbero di indossare un’altra maglia che desse loro delle soddisfazioni che qua a Genoa non trovano.
Cordialissimi saluti.
Elio Rosi
2PASSIONE DELUSA
Il «mio» Grifone

vola in balia dei venti
Giorni orsono dopo la sconfitta subita a Palermo ebbi modo di scrivere: come è possibile che una partita di football torturi e avveleni a questo modo? Ero convinto che le partite che sarebbero seguite fossero state diverse, e che il Genoa avesse analizzato il momento, avesse ragionato, avesse vivisezionato il momento e con esso di seguito effettuato una diagnosi così da avere una terapia per poter essere guarita o quasi. Purtroppo dopo aver assistito alla partita contro il Chievo, pare che il «mio Genoa» sia ancora malato, malato da un «virus» che per il momento i responsabili della squadra cercano di identificare in alcuni giocatori fermi in infermeria, e tra questi il maggior indiziato «Gilardino» oltre a quello di aver disputato tre partite in una settimana. A me, ed a tanti tifosi come me penso sia una tesi difensiva che non ha fondamenta alcuna, per la semplice ragione che nel girone di andata non avevamo «gilardini» e mi pare che non abbiamo totalmente benemeritato, anzi. Se non fosse stato per la partita di Napoli, per cui anche senza Gilardino, la squadra giocava, ed in parte si assolveva da qualche infrazione, per cui non soffrivamo in modo particolare. Adesso in questa settimana, con tre sconfitte di seguito sembra di essere in una scialuppa, in alto mare, alla ricerca di un approdo stabile, sicuro, così da poter, una volta ritornati in mare, navigare in acque più serene e guardare al futuro con più serenità, così da vedere premiata la nostra fede nei colori amati che la stessa venga ripagata con prestazioni che abbiano alla base impegno, carattere, personalità, vero amore e vera passione per il «Genoa» così anche se dobbiamo perdere e soffrire, si possa dire «è stato con onore, senza torture, e senza veleni».

Ma forse alla squadra manca la «passione» verso la maglia, anche se nei commenti, nei proclami, che gli stessi sono soliti fare dopo ogni prestazione negativa cospargendosi di cenere, non mettono mai in dubbio la passione per i colori rossoblù. Chapeau!
Salvatore Careddu

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