il derby dei tifosi

2 L’ANNO DEL GRIFONE

L’incubo è finito. Ora

ricominciamo daccapo

Adesso che l’incubo è finito ho sentito la necessità, il desiderio, di scrivere ancora un qualcosa in merito al campionato del, posso dirlo?, «mio Genoa». È di tanti tanti tifosi e appassionati che come me lo hanno seguito ieri, oggi, e penso anche domani è stato un anno che il Grifone mi e ci ha fatto star male. È stato un anno dove, a mio parere è mancata la passione unita all’impegno per evitare l’ennesima «Via Crucis», sfociata, vista l’esasperazione accumulata in quei tifosi, in Genoa-Siena, colpevoli solo di tanto amore verso i colori rossoblù, verso il nostro amato Genoa. Adesso che è tutto finito si ricomincia da capo. Si ricomincia dopo che il nostro presidente si è cosparso di cenere. Per quanto sperato e non avuto per errori commessi in tutto ciò che riguardava la composizione della squadra, certo di agire per il bene della stessa sicuro di raggiungere risultati accettabili, da evitare travagli e dolori, il presidente si è cosparso di cenere, ma mi chiedo? Lo hanno fatto anche gli uomini che scendevano in campo? A me pare di no. Forse ad eccezione di qualcuno e basta. Ma se i signori calciatori che indossavano la maglia rossoblù una volta in campo avessero dimostrato quanto dico in apertura, forse si sarebbe evitata la Via Crucis. Penso che adesso il bravo presidente del Genoa prima di fare ci si augura che possa «pensare». Di non avere fretta. Di analizzare bene tutto, sono certo che prima di decidere saprà agire come il momento richiede.

C’è un proverbio che ho appreso dalla saggezza dei pastori della mia Sardegna, e cioè: «L’ira di oggi lasciala a domani». Penso che tante cose saranno viste in modo diverso, cosa da non soffrire più come ebbe modo di dirmi una sera il giorno seguente alla partita con il Venezia, nel tramonto sul lungomare di Sestri Levante.