2 I VERI COLPEVOLI
Tutte le vite umane sono sacre
Anche quelle dei poliziotti
Caro Massimiliano, mi auguro che il capo No Tav riesca a riprendersi, perché la cattiva salute o peggio non si augura mai a nessuno. La vita umana è una cosa sacra.
Ma proprio per questo motivo non dovrebbero esistere tentazioni come i no global, i No Tav e quant'altro significhi anarchia e violenza, come non dovrebbero esistere partiti o persone che difendono a spada tratta realtà assurde e ignobili come quelle descritte.
La vita umana è sacra, ma di tutti, non solo di una parte di persone, è sacra la vita dei poliziotti che di certo non aizzano i giovani a salire sui tralicci dell'alta tensione, è sacra la vita di questi giovani che non devono in alcun modo essere difesi ed appoggiati per creare appositamente disordini, incidenti e manifestazioni come quelle che si sono create nella serata dell'incidente fatidico. Incidente che una volta o l'altra doveva accadere tanta è la violenza perpetrata da questi poveri giovani passivi, in balia degli eventi e di chi li spinge alla cattiva educazione e a meschini comportamenti.
È questo che si insegna ai nostri ragazzi? E le istituzioni cosa ci stanno a fare? Tali pensieri mi sembrano così ovvi da non doverli neppure pronunciare. Al contrario, siamo ancora qui a disquisire dei no tav anziché andare avanti con le opere pubbliche e difendere la vera democrazia.
Grazie e affettuosi saluti.
2 MANIFESTO A SAVONA
Grave lattacco di Rifondazione
alle forze dellordine
Grave attacco alle forze dell'Ordine da parte della Federazione Provinciale di Savona del Partito della rifondazione Comunista, che in un manifesto anticipato su Facebook invita i cittadini a riflettere sul fatto che in Val di Susa le forze dell'Ordine si comportano come un esercito di occupazione con l'unico compito di «conquistare il territorio» anche a scapito della vita delle persone, insinuando il dubbio che la disgrazia, peraltro cercata, accaduta al militante No Tav, sia stata indotta dal comportamento delle Forze dell'Ordine, che invece cercavano in tutti i modi di far scendere da questo traliccio dell'alta tensione il militante, come da ampia documentazione filmata.
Trovo vergognoso che si cerchi di attribuire responsabilità alle forze dell'Ordine, che invece presidiano cantieri legittimi per una opera necessaria e approvata dal Governo e dalla Regione Piemonte, per evitare che vengano compiuti, da gruppi più facinorosi, ancorché isolati e minoritari, atti di violenza e di devastazione.
Questi atteggiamenti del Partito della Rifondazione che si sono verificati anche a Savona ci riporta ai tempi bui quando i lavoratori, perché di questo si tratta, sottopagati e esposti a rischio di incolumità, non solo quando impegnati in operazioni di contrasto alla criminalità ma anche di ordine pubblico, come in questo caso, venivano visti dalla sinistra estrema come il braccio armato dello Stato.
Esprimo la più ampia solidarietà alle forze dell'Ordine, siano essi Polizia di Stato o Carabinieri, impegnati in Val di Susa nella difesa della legalità e nel contrasto agli atteggiamenti violenti di una parte, ancorché minoritaria, violenta di manifestanti. Sì alla libertà di manifestazione e di dissenso, ma con metodi democratici e non violenti.
Marco Melgrati
Consigliere Regionale Pdl
2 SEMPRE CONTRO
Ora contestano pure Caselli
che insegna legalità ai giovani
Caro Dottor Lussana, oltre ai cortei (e fossero solo cortei...) che i No-Tav insistono a fare in Val di Susa, costoro hanno inventato anche i presìdi.
Anche in Liguria, prima a Genova ed ora anche a Ventimiglia, davanti al liceo Aprosio, in aperta e violenta contestazione nei confronti del Procuratore Capo di Torino, Caselli, che sta incontrando proprio i giovani nellambito del progetto di educazione alla legalità.
Gli imputeranno mica la rovinosa caduta dalla cima del traliccio di un collega? Collega di quanti non hanno niente da fare, nei giorni festivi così come pure in quelli feriali.
Luigi Fassone
Camogli
2 LALTRA CAMPANA
Vorrei essere un po indulgente
per chi lotta per un ideale
Quelli che sono disposti, non già allesibizione plateale, ma al sacrificio di sé meritano in ogni caso rispetto. Per questo non sono daccordo con i termini «cretinetti» e «bullo».
Io ho sempre pensato alleroismo quotidiano, di una sopravvivenza, di un gesto damore, della donazione di sé allaltro, del sacrificio per lo studio, del principio della libertà personale affiancata da altrettante libertà individuali. Avrei gradito maggiore indulgenza per un ragazzo che si batte per una causa (pur non entrando nel merito).
Nicla Ghironi
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