Nel mese di giugno 2007, ho stipulato con l'Enel, un contratto per la fornitura di gas per la mia abitazione di via della Sirena 5/A. Il contratto nº 29868 a me intestato, ha avuto vita breve, poiché con la bolletta maggio-agosto 2008 si comunicava un consumo di Mc. 8107 per cui dovevo euro 596,68. Alle mie proteste, si minacciavano conseguenze apocalittiche così che provvidi al pagamento.
Seguirono fiumi di lettere, raccomandate, fax di protesta, rimaste senza risposta. Disdetto subito il contratto con l'Enel, subentrava l'Iride che ha immediatamente cambiato il contatore, del tutto non leggibile per i non addetti ai lavori.
All'inizio della gestione Enel, il contatore indicava la lettura di Mc. 6804, ed all'inizio della subentrante Iride, Mc. 6865, con un consumo totale, durante la gestione Enel di Mc. 61. Ne consegue che ho pagato Mc.
Mi domando, e lo chiedo al mio «Giornale», cosa può fare una cittadina come la sottoscritta, a ricuperare il mal tolto?
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