Così forse è più credibile. I manifesti della lista Monti sono stati «modificati» nella notte dagli attivisti di Gioventù Italiana, il movimento giovanile de La Destra, che hanno appiccicato una scritta adesiva per «correggere» il messaggio lanciato dal premier uscente: Anziché «L'Italia che sale», ora chi guarda la propaganda elettorale legge «l'Italia for sale», giocando sull'espressione inglese che significa «in vendita». «La nostra è una piccola provocazione, compiuta senza arrecare danno, che vuole richiamare l'attenzione sui punti focali del nostro programma - sottolinea Francesco Gandolfi, segretario di Gioventù Italiana -. Purtroppo con Monti l'Italia e gli italiani sono in vendita, prede della finanza internazionale e della signora Merkel cui questo governo ci ha consegnati. Monti, come ha già detto il Financial Times, non è l'uomo giusto per traghettare il nostro Paese fuori dalla crisi creata dalle banche». E tra i punti del programma, i giovani de La Destra mettono in evidenza il ritorno alla doppia moneta lira/euro per le diverse transazioni, nazionali e internazionali.
Chi invece non ce l'ha fatta a presentare una propria lista alle elezioni del 24 febbraio è «Forza Nuova», che fa sapere di aver messo insieme «oltre 600 firme» nelle quattro settimane scarse avute a disposizione. Non le mille necessarie per legge. «Una legge scellerata voluta dalla casta ci impedisce di essere presenti - scrive la segreteria di Fn - Abbiamo perso una battaglia, non la guerra».
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