L’uomo dei tapulli vuole cambiare la città

L’uomo dei tapulli vuole cambiare la città

Gente Comune e Movimento indipendentista ligure sono i due gruppi civici che appoggiano Giuseppe Viscardi candidato sindaco alle amministrative del 6 e 7 maggio. Viscardi, 49 anni, dipendente di un grande gruppo bancario e giornalista radiofonico per vocazione si lancia in una sfida improba.
Viscardi, ma chi gliel’ha fatto fare?
«La voglia di cambiare questa città, soffro troppo per la situazione di Genova e voglio dare il mio contributo»
Da sindaco? Non poteva impegnarsi in altro modo?
«Mi sono avvicinato un paio d’anni fa al gruppo Gente Comune. Si tratta di un’associazione civica che ha lavorato per mettere dei tapulli là dove l’amministrazione comunale era assente. In molti ci hanno detto: “Rimanete a tappare i buchi nei giardini”. Faremo anche quello, intanto abbiamo l’ambizione di cambiare la città»
Davvero crede di poter vincere?
«Punto a prendere il 50,1 per cento. E lo sa cosa farò l’8 maggio? Prima di andare a palazzo Tursi mi metto occhiali e barba finta e giro la città in bus, treno o a piedi e mi annoto le cose che si possono fare dall’oggi al domani»
Lo sa che dall’oggi al domani dovrebbe fare il bilancio e decidere se e come aumentare l’Imu?
«Bel regalo di una sindaco incapace a gestire la città quello lasciato dalla Vincenzi. Lo so e metterei al tavolo alcuni dei professionisti che mi stanno consigliando per decidere come muovermi. L’Imu sarebbe da ritoccare di un minimo poi punterei sulle ancora elevate sacche di spese inutili».
Veniamo ai grandi progetti: la Gronda.
«È da fare ma puntiamo ad un percorso diverso: esterno alla città. Poi chiederemo la tariffa unica urbana per chi percorre l’autostrada da Voltri a Nervi, Genova è l’unica grande città senza tangenziale»
Vincenzi dice che la metropolitana va fermata a Terralba.
«Proprio perché lo dice lei va continuata. Bisogna prolungarla fino a Bolzaneto e lì pensare ad un parcheggio di interscambio. In Valbisagno, invece, si dovrebbe puntare sulla rotaia a trazione elettrica con una corsa che dovrebbe andare da Prato alla Fiera del Mare. Pensiamo anche alla linea del 17 su rotaia»
Non si parla più del futuro stadio. Voi ne parlate nel programma?
«Lo abbiamo pensato nelle aree della Fiera del Mare per sviluppare in parallelo anche il quartiere fieristico. Le aree ci sono»
Bei discorsi, ma le «palanche»?
«Quelle si possono trovare grazie ad una raccolta differenziata spinta. Lo sa che per una tonnellata di plastica da riciclare il Comune incassa 300 euro? Faccia due conti...

»
Chiudiamo con il problema forse più avvertito dai genovesi, la mancanza di sicurezza.
«Nessuna militarizzazione per Genova ma una presenza più capillare della polizia municipale è necessaria. Soprattutto ai vigili va data un’altra immagine, non quella dei cattivi che danno le multe».

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