Il veleno nella coda del consiglio comunale di Cogoleto di martedì sera. A mezzanotte e mezza, dopo più di quattro ore di seduta, il consigliere della Lega Nord Francesco Biamonti si appresta a leggere la sua interrogazione sul nuovo piano di sosta comunale, un argomento sentito che ha richiamato decine di cittadini a manifestare in consiglio. Prima di leggere, Biamonti viene anticipato dal capogruppo del Pd Buelli: «Vorrei fare una mozione d'ordine perché quella di Biamonti è un'interpellanza e invece viene presentata come interrogazione». «Lascia perdere a quest'ora - ha seccamente replicato il leghista -. È evidente che si tratti di un errore di stampa. E poi almeno con l'interrogazione eviteremo di sentire le tue solite coglio...». Dopo questo acceso scambio di vedute, l'assessore al Traffico Bianchi ha illustrato la sua risposta alla questione («potevamo fare meglio sulla comunicazione e ci sono state delle difficoltà a far comprendere le nuove soste») e Biamonti ha replicato accusando il sindaco di aver peggiorato la vita dei cittadini.
A questo punto, però, il primo cittadino ha sbottato: «Una volta tanto le tolgo la parola consigliere perché non accetto lezioni da lei e soprattutto non posso sopportare tutte le sue falsità a discredito dell'amministrazione per farsi vedere da qualche cittadino - ha inveito Anita Venturi -. Come ben sa ho incontrato queste persone, che oggi manifestano educatamente, prima del consiglio e abbiamo già fissato un'assemblea per trovare delle soluzioni». Rien ne va plus, come dire. Oltre al nuovo piano della sosta, altri ordini del giorno sono stati affrontati con la formula del «Biamonti contro tutti».
Sul rinnovo dell'accordo triennale provinciale per il sistema bibliotecario, Biamonti è riuscito ad andare contro anche al suo collega di opposizione Agatino Scuderi, votando sfavorevole alla pratica perché «i soldi spesi per la biblioteca sono uno dei tanti sprechi di questo Comune». Stesso leitmotiv sulla proroga della convenzione per lo sportello Informalavoro con la Provincia di Genova, ma almeno questa volta il voto sfavorevole è stato dato anche da Scuderi. Un acceso dibattito si è scaturito sulla pratica riguardante le attività di intrattenimento degli esercizi, un adeguamento per allinearsi alle liberalizzazioni del Governo Monti che di fatto cancella tutte le precedenti regolamentazioni comunali. «Gli esercizi potranno fare quello che vogliono, stando alle normali soglie di sopportabilità», ha commentato entusiasta l'assessore Michele Scarrone; «È un provvedimento che arriva fuori tempo massimo e che andrà supportato da adeguati controlli per far si che non diventi un liberi tutti», ha replicato Pansolin di Sel. Biamonti, prima scettico per il discorso dei controlli, ha votato favorevole all'ultimo istante, rassicurato dal sindaco Venturi sull'impegno ad organizzare controlli a sorpresa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.