Cinque condanne e un'assoluzione: si è concluso così il processo a carico di sei persone imputate nell'ambito dell'inchiesta per un'evasione fiscale milionaria nei confronti di alcune società riconducibili al gruppo di Pietro Pesce, imprenditore del ponente ligure con centro di interesse nel savonese. Tra gli imputati anche Stefano Parodi, ex sindaco di Albissola Marina, attuale presidente Pdl del Consiglio provinciale di Savona che è stato condannato a due anni e sei mesi per l'ipotesi di un episodio di corruzione e interdetto dai pubblici uffici per cinque anni. Secondo l'accusa avrebbe avuto 49mila euro da Pietro Pesce per favorirlo in una pratica di lottizzazione.
Pesce, accusato insieme alla figlia di evasione fiscale, nell'ottobre 2011 ha patteggiato un anno, 11 mesi e 10 giorni mentre la figlia Giovanna, fermata dalla Finanza alla frontiera di Ventimiglia nel 2008 con 273 mila euro nascosti in mutandoni con doppio fondo, aveva patteggiato un anno e 9 mesi.
Ieri i giudici del tribunale penale hanno inflitto la pena più alta, sette anni e mezzo, a Davide Reverdito, commercialista di Savona (5 anni per l'ipotesi di riciclaggio legato al trasporto di denaro a Montecarlo, e 2 anni e mezzo per quella di corruzione), assolto dal reato di favoreggiamento. Due anni di reclusione ciascuno a Carmelo Chinnici, agente immobiliare accusato di concorso in evasione fiscale con Pesce e ad Alberto Ferrando, dipendente di Pesce, accusato di concorso in corruzione.
È stato assolto Alberto Zavaglia che era accusato di concorso in favoreggiamento.
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