Morto Sibilla, architetto del Carlo FeliceSegretario regionale della Dc, fu ferito dalle Br

Come architetto e ingegnere, Angelo Sibilla, scomparso ieri all'età di 84 anni, è stato uno degli artefici della ricostruzione del Teatro Carlo Felice, ma anche di vari progetti di strutture religiose e civili genovesi (alcuni discussi, come il tratto del «Biscione» di via Modigliani). Come uomo politico, per una lunga stagione, è soprattutto ricordato come uno degli esponenti del vertice ligure della Dc, di cui fu segretario regionale. Per questo, divenne uno dei bersagli dell Br che lo inserirono nella lista degli obiettivi da colpire, e l'11 luglio 1977 misero in atto l'attentato in cui Sibilla rimase seriamente ferito.
Le cronache - in particolare, il ricordo dell'Associazione vittime del terrorismo - riferirono che, poco dopo le 8, mentre rientrava a casa in corso Carbonara, «venne colpito da otto proiettili sparati in rapida successione da un giovane, che lo attendeva, protetto da due complici, nei pressi del portone dell'abitazione». Sibilla fu ferito all'inguine e alle mani. Una telefonata al «Secolo XIX» rivendicò poi l'attentato a nome delle Brigate Rosse. Durante le indagini per il sequestro Moro, il documento di rivendicazione verrà rinvenuto nel covo delle Brigate Rosse di via Gradoli , occupato da Mario Moretti.

Sibilla si riprese, tornò attivamente alla professione e, fra l'altro, divenne anche presidente dell'Amt.
Ai famigliari e alla figlia Carla, assessore del Comune di Genova, le condoglianze della redazione del Giornale.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica