Il rischio delle baracche sul Cerusa Allarme esondazioni

La storia, evidentemente, non insegna. Nonostante le alluvioni che ciclicamente investono la nostra città, il controllo dei possibili dissesti idrogeologici genovesi non è ancora considerato una priorità per la prevenzione dalle problematiche ambientali che, purtroppo, è lecito aspettarsi con una certa frequenza. Proprio all'estremità più occidentale della città, nella zona di Voltri, si registra il caso emblematico del torrente Cerusa. Qui il pericolo principale non è il rischio di esondazione, quanto piuttosto (fatto che le istituzioni sembrano ignorare) la consistente presenza di rifugi e veri e propri alloggi di fortuna, costruiti dai senzatetto prevalentemente sotto il ponte che attraversa il corso d'acqua, più al riparo dalle intemperie, e anche meno visibili. A questa situazione si aggiunge la disastrosa questione dei rifiuti, piaga storica del torrente.

Oltre ai numerosi detriti portati dal mare, il letto è diventato nel tempo una discarica a cielo aperto, dove si possono trovare oggetti di qualsiasi tipo, dalle cartacce alla ferraglia, dalle casse di legno ai cartelli stradali in disuso, concentrati proprio nella zona dove vivono i tanti senzatetto. È ovvio che la presenza così massiccia di detriti e rifiuti potrebbe aumentare la situazione di emergenza delle persone che di fatto vi risiedono.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica