Seicento «steward» per vigilare su Samp e Genoa

Con i corsi della Provincia in servizio a marzo i primi vigilanti Il campionato dovrebbe ripartire con l’Ascoli

Seicento «steward» per vigilare  su Samp e Genoa

Allora si riparte, salvo soprese dell’ultima ora quale potrebbe essere lo sciopero dei club proposto dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. E si dovrebbe ripartire con la quarta giornata del girone di ritorno, Sampdoria-Ascoli al Ferraris, Rimini-Genoa e Spezia-Bologna in serie B. Solo oggi, però, dopo il consiglio dei ministri, si conosceranno i dettagli: se ad esempio la Samp giocherà alle 18 di sabato oppure di domenica, se le gare saranno a porte chiuse o no. E su anticipi e posticipi molta parte avrà il parere di Sky. La pay tv, infatti, non è dotata di mezzi tecnici sufficienti a coprire contemporaneamente tutte le partire di campionato, ragion per cui Sampdoria-Ascoli potrebbe andare regolarmente in scena sabato.
Quanto al Ferraris lo stadio è quasi ok e, fatti i debiti arrangiamenti, presto lo sarà del tutto. «È un motivo di orgoglio per la nostra città e non solo per quella sportiva - ha detto ieri l’assessore comunale allo sport Giorgio Guerello - che il nostro stadio sia a norma di legge. È dal 29 dicembre scorso che il sindaco Pericu non è più costretto a firmare in occasione di ogni partita l’ordinanaza temporanea di agibilità. E in Italia, come si sa, sono pochi gli stadi per i quali si può dire altrettanto».
Ma cosa manca ancora. Intanto gli steward, un problema, questo, di cui dovranno farsi carico per intero Sampdoria e Genoa. Già ieri è stato fatto un importante passo avanti in questa direzione: le due società genovesi, infatti, hanno firmato un accordo con la Provincia che finanzierà i corsi di formazione per la preparazione di questa «polizia privata» che, gradulamente, dovrà farsi carico per intero della sicurezza all’interno dello stadio, come da collaudato modello inglese.
Per Sampdoria e Genoa gli steward in totale dovranno essere seicento, trecento per una società, e trecento per l’altra. Ogni corso gestirà la formazione di trenta vigilanti, e i primi trenta dovrebbero essere operativi all’interno del «Ferraris» già ai primi del mese di marzo. Sicurezza privata dentro lo stadio, polizia e carabinieri fuori. Una riforma che costerà parecchio a Sampdoria e Genoa, se si considera che le società d’Oltremanica ogni anno investono per pagare questi «bobbies» un milione di euro.
Un unico problema per essere davvero i «primi della classe» appare però di impossibile soluzione. «Le recinzioni per il deflusso del pubblico - spiega l’assessore Guerello - dovrebbero essere a cinquecento metri di distanza dallo stadio. Cosa che a Marassi è del tutto impossibile, data la vicinanza delle carceri, delle case, del torrente Bisagno. Un problema strutturale e congenito della città».

Ma forse in questo caso sarà possibile chiudere un occhio.
Intanto ieri è stata presentata la sala operativa del Gos, gruppo operativo stadio, che ha il compito di controllare le telecamere interne ed esterne e dirigere gli interventi delle forze dell’ordine.

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