Difendere le donne? Proteggerle il più possibile dalla dilagante violenza di genere? Sono state molte le proposte avanzate in questo senso. Ma a vincere il «Premio Etico di Confindustria Best Practice 2013» è un'idea tutta genovese chiamata «Save the Woman», un'app per aiutare le donne a capire se la loro situazione sia realmente a rischio ed eventualmente a quale struttura rivolgersi per avere un aiuto.
«Save the Woman» nasce dalla collaborazione di un gruppo di lavoro interdisciplinare per prevenire e contrastare la violenza sulle donne offrendo supporto psicologico e tutela legale a tutte coloro che, sulla base del test, emergeranno come vittime a rischio di violenza relazionale. Del team di sviluppo fanno parte la nota crimonologa Roberta Bruzzone, Massimiliano Margarone, Francesco Pini e Gabriele Cazzulini. L'app, unica nel suo genere nel panorama internazionale, rappresenta uno dei principali progetti incardinati nell'associazione «SOS Vittima onlus» presieduta dalla professoressa Bruzzone.
In sostanza si tratta di un'applicazione per smartphone ipad che consente di individuare un profilo di rischio violenza sulle donne attraverso le risposte ad un questionario. Ogni domanda ha cinque possibili risposte, a seconda di quanto si condivida l'oggetto della domanda: basta toccare la risposta che meglio esprime se stessi. Tutti i dati raccolti restano anonimi. Al termine, l'applicazione fornisce un'indicazione sul profilo di rischio e, in caso di pericolo reale, fornisce le informazioni sui centri di assistenza a cui rivolgersi immediatamente.
«Save The Woman» è solo il primo passo per aiutare la donna ad acquisire la consapevolezza della propria situazione.
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