(...) come il nostro. Leggo però nel titolo del vostro articolo l'espressione «possono rubare voti utili».
Rubare? Forse i voti sono proprietà di alcune forze politiche? E poi perché «utili»? Utili a chi? Vorrei capire a chi sono utili questi voti: a chi vuole far restare Genova nel '900 o a chi vuole portarla nel futuro? A chi ha battuto ogni record di spesa pubblica o a chi vuol tagliare le tasse su lavoro e impresa? A chi vuole governare a prescindere o a chi ha le idee chiare? A chi aumenta il debito o a chi vuol liberare la crescita? A chi vuole un paese bloccato o a chi vuole bloccare le spese della politica? A chi persegue solo la propria sopravvivenza ed il proprio interesse o a chi ha cuore il bene del paese? Possono sembrare domande retoriche, ma sono le ragioni per cui abbiamo deciso di lanciare la nostra sfida, avendo il coraggio di rischiare al di fuori degli attuali schieramenti politici.
Non crediamo affatto che la protesta contro questa politica possa essere un monopolio, lasciato a chi peraltro non ha idee concrete per governare.
Tantomeno a chi riscopre l'importanza di queste tematiche solo nel periodo pre-elettorale. Noi ci siamo e per queste cose chiediamo un voto «utile».
Grazie per l'attenzione che ci ha dato e che, ne siamo certi, ci darà anche in futuro. Marco Beltrami, candidato per la Camera nella lista «Fare per fermare il declino», per la Liguria.
*candidato per la camera nella lista «Fare per fermare il declino» per la Liguria
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