Georgia, pugno duro della Palin: "Pronti alla guerra con la Russia"

Nella prima intervista ufficiale minaccia Mosca di gravi conseguenze sulla scia della crisi in Georgia. Si distendono i rapporti tra Obama e McCain che si offrono a vicenda un posto nella futura amministrazione

Georgia, pugno duro della Palin: 
"Pronti alla guerra con la Russia"

Washington - Nella prima intervista dall’annuncio della candidatura alla vicepresidenza, Sarah Palin, governatrice dell’Alaska, astro nascente del partito repubblicano, ha minacciato la Russia di gravi conseguenze sulla scia della crisi della Georgia.

Il pugno duro della Palin La Palin, che fino all’anno scorso non aveva neppure il passaporto, insiste sulla necessità di consentire alla Georgia e all’Ucraina di far parte dell’Alleanza Atlantica, anche se questo potrebbe porre le basi, in linea teorica, per una guerra con Mosca. Ma sulla base del trattato della Nato - ha incalzato l’intervistatore dell’emittente Abc, Charles Gibson - gli Stati Uniti dovrebbero andare in guerra con la Russia in caso di invasione di quel Paese. "Forse", è stata la risposta di Palin, "l’accordo della Nato prevede che se un Paese viene attaccato, gli altri siano chiamati ad aiutare". Nonostante questo Palin ritiene che un nuovo governo guidato da John McCain premerebbe per l’ingresso di Tbilisi e Kiev nella Nato. Ne varrebbe la pena di una guerra, per la Georgia? "Io credo che se una piccola democrazia viene invasa da un Paese più grande sia cosa sulla quale occorre essere vigili. Dobbiamo tenere conto delle conseguenze di azioni di questa natura. E dobbiamo mostrare il nostro appoggio, in questo caso, alla Georgia. Un appoggio che si può dimostrare ad esempio con sanzioni economiche contro la Russia". Palin tuttavia dice di non volere una Guerra Fredda. "Non si ripeterà", dice. Quella di Gibson è la prima parte di una lunga intervista che sarà trasmessa nelle giornate di oggi e domani.

I due candidati si offrono un posto I due candidati alla Casa Bianca, Barack Obama e John McCain, hanno suggellato ieri una giornata di tregua nella loro accesa campagna elettorale, in occasione del settimo anniversario degli attentati dell’11 settembre, offrendosi a vicenda un posto nella futura Amministrazione degli Usa. In occasione di un forum sull’assistenza sociale e il volontariato alla Columbia University, a New York, trasmesso in diretta in tv, entrambi si sono detti disposti a offrire al rivale un posto in seno al governo per occuparsi dei servizi di assistenza sociale. Alla domanda se avesse intenzione di creare un ministero per i servizi sociali e affidarlo a Obama, McCain ha risposto "sì", suscitando risate nella platea di centinaia di persone. Il senatore repubblicano quindi ha elogiato il lavoro svolto da Obama quando faceva volontariato sociale a Chicago (Illinois), prendendo così le distanze dalla sua vice Sarah Palin, che nei giorni scorsi ha avuto parole sprezzanti per questa attività giovanile del senatore nero.

Obama, che ha parlato per secondo in base a un sorteggio, ha reso a sua volta omaggio all'esemplare e "leggendario" servizio reso alla comunità da McCain durante tutta la sua carriera politica e militare. Alla domanda se anche lui fosse disposto a offrire un incarico al suo avversario, Obama ha detto: "Sono disposto a nominarlo nel mio governo come segretario ai servizi sociali".

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