da Milano
Crisi subprime, calo del dollaro e caro petrolio assestano un pesante colpo alla fiducia del settore finanziario della prima economia di Eurolandia, la Germania. E si fa sentire anche la parziale marcia indietro su alcune riforme economiche. A dicembre la consueta inchiesta dellistituto Zew ha registrato un nuovo deterioramento, più grave delle attese: lindice è sceso a quota meno 37,2 punti, il livello più basso fin dal gennaio del 1993, quando lo Zew segnò un meno 49,7. Lo Zew ha segnalato un peggioramento anche per le attese sullandamento delleconomia dellarea delleuro, con lindice calato a di 5,7 punti a quota meno 35,7; mentre la valutazione sulla situazione attuale è calata di 0,6 punti. Tornando alla Germania, ora lindicatore si attesta a livelli nettamente inferiori alla media storica di +31,4 punti, rileva listituto che effettua la sua indagine coinvolgendo 284 tra analisti e istituzioni finanziarie. «I rischi interni e internazionali rallentano il dinamismo delle imprese», ha osservato nel comunicato ufficiale il presidente dello Zew, Wolfgang Franz. Ma prima ancora di citare i problemi economici globali, per spiegare il calo di fiducia Franz punta il dito contro «lannacquamento» delle riforme precedentemente intraprese dalla Germania.
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