Fabrizio Rinversi
Tutto comincia dall'esclusiva partnership «Perfect Fit» siglata fra Pirelli e Roger Dubuis nel 2017, unica nel panorama orologiero.
Quali sono i punti d'incontro tra una Maison dell'haut-de-gamme delle lancette e l'azienda leader nel settore dei pneumatici, fornitore ufficiale della Formula 1? Apparentemente inesistenti, ma basta dare un'occhiata alla mission di Pirelli Design, divisione della multinazionale meneghina destinata all'elaborazione di progetti di valorizzazione del know-how tecnologico e degli elevati standard prestazionali, anche attraverso la contaminazione tra universi differenti: un processo mirato alla definizione di prodotti iconici, figli di un approccio privilegiato in Research & Development. Se a questo aggiungiamo un'attenzione maniacale all'estetica, ecco che il quadro descrittivo illustra il DNA di Roger Dubuis, evidenziandone la naturale empatia con Pirelli. Un'affinità elettiva che ha scritto un interessante capitolo in quel di Flurheden, nella Lapponia svedese, in un clima polare. Neve e ghiaccio ampiamente distribuiti sul proving ground della «P lunga» hanno accolto il test drive del nuovo pneumatico chiodato Pirelli ICE ZERO 2. Grazie alla combinazione di una distribuzione brevettata dei 190 chiodi in alluminio e di un disegno del battistrada, progettato per raggiungere un'aderenza eccellente e un comfort ottimale alla guida, l'ICE ZERO 2 è la più recente dimostrazione di un savoir-faire ineccepibile, prossimo alle 150 primavere. E sono stati proprio i chiodi il comune denominatore di una proposta di design che ha visto, da un lato, una gomma in grado di «aggrapparsi» anche su fondi ghiacciati, e dall'altro, un orologio, l'Excalibur Pirelli ICE ZERO 2, in titanio da 47 mm, espressione d'alta orologeria con i suoi due tourbillon volanti scheletrati, allacciato al polso con un cinturino in caucciù nero contenente inserti di gomma provenienti dai pneumatici P Zero che hanno vinto nelle principali competizioni motor sport, dove l'azienda milanese è fornitore unico, definito da chiodi in acciaio, a tracciare le medesime piste del battistrada del Pirelli ICE ZERO 2. La caratteristica cassa Excalibur con la triplice ansa svuotata e la lunetta graduata incisa, si connota anche per un trattamento DLC rimosso dai profili in titanio della carrure, ad esaltare la silohuette sportiva e sposare ancora di più l'impatto cromatico-emozionale del ghiaccio.
E, poi, il meccanismo manuale, a vista, calibro RD105SQ, insignito del Punzone di Ginevra (prestigioso indicatore elvetico di qualità assoluta), potente nei suoi due tourbillon volanti, la cui funzione regolatrice i bilancieri interni oscillano a 21.600 alternanze/ora è ulteriormente mediata e armonizzata da un differenziale centrale, a rendere il meccanismo, capace di 52 ore di riserva di carica (indicata al 9), ancora più preciso.
L'immancabile presenza del ponte scheletrato e brunito Astral Skeleton, centrato sull'asse del bariletto, personalizza un modello disponibile in soli 8 esemplari. La partnership Perfect Fit è pronta per la prossima sfida.
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