Il giallo dei contatori imposti dall'Enel

Sono stato stuzzicato in questi giorni da articoli di questo quotidiano, sul nucleare, ferrovie e banche; i primi due un po’ «pompieri», l’ultimo stizzoso a piena ragione.
In succinto, non mi voglio sbilanciare sul nucleare - Si o No - ma sul risultato immediato se conseguente al Si. Le bollette del consumatore verrebbero diminuite? Ne dubito proprio! Non ricordo sconti in questo senso, anzi, chi manovra le leve se ne avvantaggia. Altro che risparmio ipotizzato!
Esempio - i contatori dell’Enel quante volte sono stati pagati nella bolletta? Eppure sono sempre lì. A favore di chi? Mai agevolare l’utente!
Le ferrovie, secondo caso: promuovere sempre il progresso, sempre avanti, senza considerare il vuoto che rimane dietro. L’alta velocità va benissimo! Ma l’invecchiamento del materiale rotabile, la sitemazione del personale di controllo come figura virtuale è un fatto accertato nell’incuria evidente.


Terzo - le Banche - non si può delegare a terzi, regole a loro svantaggio (conti correnti) se lo Stato non impone agli istituti tassi diversi (non uguali) l’uno dall’altro, con limiti stabiliti in cui poter giostrare senza accordi di cartello. Addio concorrenza! E naturalmente non penalizzare la chiusura del conto corrente.
Vinca il migliore!

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