(...) Tutto ha inizio alcuni giorni fa, a Sestri Ponente. Nella roccaforte rossa che tanti dubbi inizia ad avere, Raffaella Della Bianca non ha paura delle sfide impossibili e affronta Stefano Bernini nella tana del lupo. La capogruppo Pdl in Comune che si candida per la Regione sa che i problemi del ponente sono tanti, che il malcontento è forte. Insomma, lavversario può essere messo in difficoltà proprio dove crede di essere intoccabile. E accetta il faccia a faccia. Un incontro a due, organizzato da Enrico Montolivo, amministratore delegato di Giglio Bagnara, per il quale serviva però un moderatore. «Ho proposto il nome di Massimiliano Lussana - racconta Della Bianca - So che partecipa spesso a questo tipo di eventi, ed è molto bravo. Oltetutto non fa mai sconti al Pdl, anzi è più facile che per stimolarci sia più severo con noi che con i nostri avversari».
Un po come dire che anche in questo caso il presunto vantaggio di «giocare in casa» potrebbe rivelarsi quasi controproducente? «Di certo non avrei dubbi sullimparzialità di Lussana - assicura Della Bianca - Ma appena ho fatto il suo nome a Bernini si è messo a strepitare al telefono. Si rifiutava di partecipare perché un giornalista del Giornale avrebbe fatto mancare la garanzia di imparzialità. Era davvero infuriato». Un particolare che conferma come il candidato del Pd non legga il Giornale e neppure sia in accordo con il proprio candidato presidente, Claudio Burlando. Ancora nel suo editoriale di ieri, Lussana ha annunciato di essere stato invitato dal portavoce del governatore a partecipare a un dibattito sullastensionismo in vista del voto alle regionali. E di aver accettato con entusiasmo, anche perché stima Burlando, gli riconosce la sua onestà intellettuale nei confronti del Giornale e crede nel confronto con chiunque. A costo di sentirsi dare del «komunista».
La cosa sorprendente è però il seguito, la fine della storia. Perché, censurato Lussana, gli organizzatori hanno scelto come moderatore Paolo Lingua, direttore di Telenord e ottimo giornalista, la cui vicinanza al Partito Socialista è però storicamente nota. E Raffaella Della Bianca non ha avuto nulla da obiettare. «I democratici sono loro - punzecchia la candidata Pdl - Io non ho paura dei giornalisti, tantomeno di uno stimato professionista come Lingua. Di certo a me gli organizzatori non hanno chiesto se stava bene lui.
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