Il governo sudanese: "Uccisi 6 rapitori dei turisti europei, gli ostaggi in Ciad"

Morto il capo, catturati anche due uomini della banda. Secondo Khartoum, il gruppo con i cinque italiani e gli altri ostagggi sarebbe in Ciad, ma 'Djamena smentisce. La Farnesina: italiani non coinvolti nella sparatoria. Somalia: 3 navi da guerra circondano i pirati

Il governo sudanese: "Uccisi 6 rapitori dei turisti europei, gli ostaggi in Ciad"

Khartoum - Sono stati uccisi sei rapitori dei 19 ostaggi, tra i quali 5 italiani, sequestrati in Egitto lo scorso 19 settembre. Lo rende noto la presidenza del governo del Sudan. Che anche di aver catturato due uomini della banda.

"Gli ostaggi sono in Ciad" Il gruppo dei 19 ostaggi, tra i quali 5 italiani si troverebbe "in un nascondiglio" in Ciad: lo ha detto il consigliere della presidenza del Sudan, Mahjoub Fadl Badri. Le forze del Sudan "hanno seguito le tracce dei rapitori dalla regione del Jebel Quanat e li hanno intercettati alla frontiera con il Ciad". Il consigliere ha precisato che tra i sei uccisi dall'esercito "c'é anche il capo di un gruppo ribelle del Darfur".

"Fuggiti dopo lo scontro" Durante lo scontro a fuoco tra l'esercito sudanese e i rapitori, avvenuto alla frontiera tra Sudan e Ciad, altri 35 uomini armati a bordo di veicoli sarebbero arrivati dal confine del Ciad, in rinforzo ai sequestratori, e avrebbero portato via gli ostaggi. Lo ha detto all'ANSA un portavoce dell' esercito sudanese, Mohamed El Shawarmi. Il capo dei rapitori, di nazionalità ciadiana è stato ucciso nello scontro. Nessuna informazione per ora sulle condizioni degli ostaggi

Conferme dall'Egitto L'agenzia egiziana Mena ha confermato la notizia dell'uccisione dei sei rapitori, citando una dichiarazione dell'esercito del Sudan, nella quale si afferma che un soldato di Khartoum è rimasto ferito nello scontro a fuoco avvenuto vicino al Jebel Uwainat (la Montagna delle Piccole Sorgenti). La dichiarazione sudanese, secondo la Mena, afferma inoltre che gli ostaggi sono stati portati nell'area di Tabbat Shajara, vicino al confine ciadiano.

Il Ciad: non sono nel nostro territorio Le autorità ciadiane hanno smentito, da N'Djamena, che i sequestratori siano nel territorio del Ciad. Lo ha detto la tv satellitare del Qatar Al Jazira.

I parenti: non sappiamo nulla "Siamo in attesa di notizie". Lo affermano i parenti di Lorella Paganelli, 48 anni, uno dei cinque ostaggi italiani rapiti. "Aspettiamo, stiamo aspettando", si limita a dire Giuseppe. Sua sorella è nelle mani dei sequestratori da dieci giorni insieme ad altri quattro italiani, tutti torinesi: Walter Barotto, 68 anni di Torre Pellice, Michele Barrera, 72 anni di Alpignano, Mirella De Giuli, 70 anni di Angrogna, e Giovanna Quaglia, 52 anni di Torino.

La Farnesina: italiani non coinvolti nella sparatoria L'Unità di crisi del ministero degli esteri sta verificando, con l'aiuto delle ambasciate al Cairo e a Khartoum, l'attendibilità delle notizie delle ultime ore.

Lo rendono noto fonti della Farnesina. Comunque i nostri connazionali non dovrebbero essere stati coinvolti nella sparatoria di cui è stata data notizia nelle ultime ore. E' quanto si apprende da fonti della Farnesina interpellate sulla vicenda.

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